Nella grande piazza Umberto di Adrano, ogni anno il giorno di Pasqua si rappresenta la “La Diavolata e l’Angelicata”, un dramma religioso dal titolo “La Resurrezione” scritto nel 1752 dal Canonico don Anzelmo Laudine. Da allora dopo ben 264 anni il testo non ha mai subito variazioni, tranne i fisiologici itinerari religiosi della settimana santa. Un impegno concreto portato avanti, anche quest’anno, dalla Pubblica Amministrazione, dal clero adranita e dalle associazioni che hanno lavorato intensamente per preparare le funzioni religiose di Pasqua per non arrivare all’appuntamento del 27 marzo (giorno di Pasqua) impreparati soprattutto per la valorizzazione delle nostre tradizioni culturali e religiosi.
Il cartellone, con qualche variante rispetto agli anni precedenti, è stato pubblicato e ben illustrato in conferenza stampa dal sindaco Pippo Ferrante, e dagli assessori Antonio Di Marzo e Pietro Mavica, insieme ad Agata Rosano, capo settore Turismo e Spettacolo. In sala convegni erano presenti i bambini che rappresenteranno “L’Angelicata”, (circa 10) alcuni assessori, consiglieri, i protagonisti dei vari appuntamenti e un folto pubblico attento e interessato.
“Quest’anno è prevista la partecipazione di un flusso di gente maggiore rispetto agli anni precedenti – ha detto il sindaco Ferrante – dobbiamo prepararci ad accoglierli tutti nel migliore dei modi e prevenire qualunque insolvenza da parte nostra. Il dramma della Diavolata di Adrano, dovete sapere, e lo voglio ricordare, è diventata la ricorrenza religiosa più importante della Sicilia, un appuntamento che coinvolge molte persone anche dei paesi limitrofi e anche dall’estero per la sua unicità delle manifestazioni Pasquali. Sono orgoglioso di dire – ha aggiunto Ferrante – che la Diavolata è stata aggiunta nel registro delle “Eredità immateriali della Regione”, in tal modo gode gli stessi privilegi come patrimonio indisponibile dell’umanità”.
Per il 2° anno consecutivo è organizzata dall’Associazione Teatrale “Udire”. Il coordinamento del gruppo, inoltre, è curato da Salvatore Sciacca e dalla suggeritrice Maria Di Stefano, che si avvale del gruppo storico degli attori sotto menzionati.
La “Diavolata e l’Angelicata” simboleggiano, in forma allegorica la lotta tra il “Bene e il Male” I personaggi che la rappresentano sono attori dilettanti che se la tramandano da padre in figlio: Salvatore Sciacca, interpreta “Lucifero”; Federico Sciacca, interpreta “Asterot”; Nicolò Toscano, interpreta “Balzebub”; i due bambini, Agnese Ingrassia 8 anni e Tatiana Alberio 8 anni, interpretano “l’Umanità”; Antonio Cozzo, interpreta “la Morte”; Giuseppe Santangelo 9 anni e Nunzio Branchina 9 anni, interpretano “Michele Arcangelo”.
I Diavoli, con la loro forte carica emotiva delle forze del male, coadiuvate dal personaggio della morte, che inveiscono minacciose sulla scena, sempre in lotta contro l’Umanità verso cui accorre trionfante Michele Arcangelo.
Al fine di consentire la visione di questa bellissima rappresentazione religiosa, L’Angelicata e la Diavolata verranno proposte in due orari, la prima alle 12 la seconda alle 20.30 della domenica di Pasqua.
Carmelo Santangelo