Sant’Alfio – La presentazione del saggio dello scrittore e ricercatore, prof. Salvatore Statello “Cataldo Siculo Parisio, un umanista alla corte portoghese tra il quattrocento e il cinquecento”, concluderà, il calendario della 2° edizione 2016 dei “Venerdì letterari – Primavera d’Autore”, co-organizzato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale e dall’assessorato all’Istruzione, Famiglia e Politiche sociali del comune di Sant’Alfio e dal Gruppo facebook “Etnei nel Mondo”, venerdì 13 maggio 2016. Il saggio sarà presentato dallo stesso autore , con la complicità del giornalista Mario Pafumi, che leggerà alla sua maniera alcuni proverbi di Cataldo Siculo Parisio. I lavori, alla presenza del sindaco, Giuseppe Maria Nicotra, del presidente del Consiglio comunale, Renato Ferdinando Finocchiaro, dell’assessore Laura Leonardi, saranno introdotti da Mario Pafumi, nella duplice veste di coordinatore della rassegna e fondatore e amministratore del Gruppo Facebook Etnei nel mondo. Nel corso della serata sono previsti alcuni interventi musicali originali di Antonella De Salvo al violino. Concluderà l’autore.
Cataldo Parisio, meglio conosciuto come Cataldo Siculo Parisio, è stato un umanista vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Chiamato alla corte di Lisbona intorno al 1485, come precettore di Giorgio, figlio illegittimo, ma dilettissimo, del re Giovanni II, a cui il filosofo doveva “commentare l’Etica di Aristotele”, e dei figli dell’alta nobiltà lusitana, non più rientrato in Sicilia nonostante gli inviti di Bessarione Malvezzi e di Lucio Marineo, è stato ben presto dimenticato in patria. La questione più importante, per cui gli viene prestata tanta attenzione, è perché egli è riconosciuto come colui che ha introdotto le dottrine umanistiche in Portogallo grazie al suo insegnamento e alle opere da lui lasciate: epistole, poemetti vari, epigrammi, epitalami ed altro. Infatti, gli studiosi portoghesi datano l’inizio dell‘Umanesimo nel loro paese nel 1485, ipotetico anno dell’arrivo di Cataldo Parisio in terra lusitana.
Salvatore Statello è nato a Regalbuto (EN). Si è laureato all’Università degli Studi di Pisa in Lingua e Letteratura Francese con una tesi su Albert Camus. Ha frequentato per due anni accademici corsi di letteratura all’Università della Sorbona a Parigi. Nell’ambito degli scambi culturali tra Portogallo e Italia nell’estate del 1974 è stato assegnatario di una borsa di studio a Lisbona per effettuare ricerche sulla letteratura portoghese del XIX secolo. È stato docente di Lingua e Letteratura Francese. Ha studiato non pochi autori francesi e portoghesi e l’umanista Cataldo Siculo Parisio. I suoi scritti sono stati pubblicati su numerose riviste, Le Lingue del Mondo, Culture Française, Teoresi, Agorà, Bruniana& Campane/Liana, il Faro e Le Muse. Per il Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati ha curato i “Canti” del poeta tailandese Thammatibes (1715-1755), per la cui commemorazione a duecentocinquanta anni dalla morte, nel 2005, è stato invitato in Tailandia. Ha collaborato con la casa editrice Aragno di Torino per alcuni volumi sui fratelli Goncourt, Erasmo da Rotterdam e Giusto Lipsio. Ha pubblicato L’Impostura e la Vita, I Racconti del Paradiso Negato, opere di narrativa bene accolte ed apprezzate . Per oltre un decennio è stato animatore del Circolo Socio-Culturale “Il Faro” di Riposto, promuovendo numerose e variegate iniziative culturali. È stato iscritto per molti anni all’Ordine Regionale dei Giornalisti, elenco Pubblicisti, e ha collaborato con diversi periodici locali. Salvatore Statello nel 2004 ha pubblicato “Ines de Castro, eroina del teatro italiano tra Settecento e Ottocento” e nel 2016 “Ines de Castro – Un mito lungo cinque secoli – Di Nicolò Edizioni, Messina, 2016”.