Il Festival verghiano ha aperto le sue porte venerdì 9 settembre in quelle terre, tra Vizzini e Catania, che più di altre furono amate e vissute – anche letterariamente – dal Verga. L’evento patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Regione Sicilia si concluderà il 19 settembre e al suo interno prevede la messa in scena delle novelle e delle “donne” di Verga ma anche momenti di degustazione e un percorso del gusto.
Ssono stati gli Ultimi Cantastorie ad aprire la rassegna con uno spettacolo presso l’osteria della ‘gna Nunzia seguito a ruota da “Donne Amare” (in scena sabato scorso) e “Nedda” diretta da Michele Agosta. Poi tre giorni di pausa e domani, giovedì 15, sarà la volta di “Caccia al lupo” che verrà messo in scena al Castello Normanno alle ore 19 con la regia di Giovanni Calcagno. Venerdì 16 settembre è la volta de “La Lupa” presso il Borgo della Cunziria, il sipario si aprirà alle 19.
Sabato 17 settembre si entra nel vivo e sarà – sempre con inizio alle 19 – il III Romanzo Verghiano a proporre le storie de La Roba, I Malavoglia, Jeli il pastore e Storia di una Capinera con la regia di Lorenzo Muscoso. Il Romanzo Verghiano è una rappresentazione teatrale di una storia inedita in cui vivono e interagiscono l’insieme dei personaggi delle celebri novelle di Giovanni Verga. Alfio e Turiddu (Cavalleria Rusticana), due uomini che si sfidano all’ultimo sangue perché amano la stessa donna; la famiglia di pescatori Ntoni (I Malavoglia) vittime di varie vicissitudini, la Gna Pina (La Lupa), una donna fervida di passione per Nanni, un giovane vigoroso e sbarazzino; Nedda (Storia di una capinera), che desidera una diversa vita ma finisce per essere travolta da un destino ineluttabile; una vita intera dedicata all’accumulo di terre e denari, quella narrata da Mazzarò (La Roba), sofferente di quel senso di solitudine che strugge la propria esistenza. Vicende tratte dagli episodi in cui li vedono protagonisti, rielaborate e scritte in nuova verve creativa emozionante ed affettiva.
Sabato 18, con inizio alle 18.30 la scena prende vita nel teatro della Cunziria con “Il Duello – Il ritorno di Alfio e Turiddu”. La storia racconta gli ultimi momenti prima del celebre duello tra compare Alfio e Turiddo, protagonisti della Cavalleria Rusticana. Turiddo, tornato da Francofonte trova Santuzza ad aspettarlo davanti casa. La donna lo accusa di tradimento. Lui nega il fatto, e rabbiosamente la getta per terra. La giovane, in preda alla collera, racconta tutto ad Alfio, marito di Lola, il quale da incredulo, si convince dell’accaduto, decidendo di vendicare il disonore subito. All’Osteria, mentre Turiddo è intento a brindare la Pasqua con gli amici, sopraggiunge Alfio, che lo sfida al duello, al calar del sole. L’infedele, torna a casa dalla madre per salutarla un’ultima volta, teme, infatti, di non poterla più rivedere…
Sono previste rappresentazioni anche a Catania, nella casa del Verga e del Vaccarini. Le date potranno subire dei cambiamenti che possono essere verificati sul sito della manifestazione www.festivalverghiano.com