“Etna la voce del Vulcano”, le immagini d’amore di Angela Platania in una personale

La personale fotografica è allestita all’interno del Palazzo di Città di Zafferana Etnea. Domani alle 17 l’inaugurazione. La mostra rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2017

Paesi Etnei (Catania) Etna in eruzione. Attività stromboliana del cratere di sud est

Uno degli scatti di Angela Platania

“L’Etna può essere tormento, scoperta, fermento, stupore. Io credo che sia quel respiro che nasce nelle viscere della terra ed esplode fino a raggiungere il cielo. È quella certezza che ogni giorno può trasformarsi in meraviglia”. Carmen Consoli racconta con queste parole la sua visione dell’Etna e non è l’unica perché il “Vulcano” o meglio “A Muntagna” trasmette proprio queste sensazioni a chi le vive accanto. Angela Platania è una di loro, una donna, una giornalista ma soprattutto una fotografa che dell’Etna è amante, compagna, amica. Non c’è freddo o pioggia che tenga, se l’Etna chiama Angela è lì e per permettersi tutte queste notti ha scelto Zafferana come sua seconda casa.
Di questo parla la personale fotografica “La voce del Vulcano”, inaugurata giovedì 15 dicembre nel Palazzo di Città del Comune di Zafferana Etnea, che rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2017.

02 C - Etna la voce del Vulcano 2“Io e l’Etna – spiega Angela Platania – una simbiosi innata. Un amore infinito. Un rispetto altrettanto grande. La forza, l’imprevedibilità, l’irruenza. la potenza. Sono sensazioni che mi hanno sempre affascinato. Il fuoco così potente da poter distruggere tutto eppure sapientemente dosato, da lasciare affascinati tutti quelli che si avvicinano. Non c’è mai paura però. Nella mia semplicità – continua l’artista – sono convinta che “Lei” sappia, “Lei” capisca, “Lei” abbia un’anima. Quell’anima di cui sono innamorata e che in passato mi ha dimostrato quanto sia grande, tanto da convincermi, che sia “pensante e ragionante” così tanto da non lasciarsi prevaricare, comandare e dirigere dall’uomo”.

02 C - Etna la voce del VulcanoAngela Platania ama parlare dell’Etna e lo fa sempre al femminile. Non è un caso e non è la prima. Chi la ama, chi ne subisce il fascino e i boati sa che è Donna e Madre, lo sanno bene i siciliani. Perché è vero che l’Etna è un vulcano ma è anche protezione costante unita a vezzo e voglia di mostrarsi. E in questo pavoneggiarsi l’Etna scava dentro la donna che è in sé e diventa femmina sostituendo pizzi e merletti con mantelli di lava e cascate di lapilli.
A sostenere il progetto artistico e culturale di Angela Platania, insieme all’amministrazione comunale di Zafferana Etnea, anche diversi artisti dal respiro nazionale ed internazionale. A donare la propria visione dell’Etna Jacopo Cavallaro, Mario Opinato, Bruno Torrisi. Guia Jelo, Luca Madonia, Vincenzo Spampinato, Leo Gullotta e la “cantantessa” Carmen Consoli.
La mostra è allestita nella Sala Consiliare del Palazzo di Città di via Garibaldi 317 e rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2017. L’ingresso è libero.
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