La presenza del parassita ha interdetto per due anni la movimentazione degli alveari agli apicoltori locali. I medici dell’Asp istituiranno nuclei “sentinella” a Catania e Siracusa
Zafferana – L’apicoltura è una grande risorsa per il territorio di Zafferana Etnea ed è per tutelarla che il municipio ha ospitato un incontro di aggiornamento nel corso del quale gli apicoltori locali hanno incontrato i dottori veterinari dell’ASP di Catania per discutere di anagrafe apistica, situazione epidemiologica di “Aethina Tumida” e normativa vigente. L’iniziativa è stata promossa dall’APAC presieduta da Fabio Marino e dall’assessorato comunale allo Sviluppo Economico retto da Giovanni Di Prima.
I responsabili dei Servizi Veterinari dell’ASP di Catania, dottori Francesco La Mancusa, Emanuele Farruggia e Marcello Grasso hanno illustrato alcune importanti novità relative alla problematica dell’“Aethina tumida”. L’assessorato Regionale della Salute, su indicazione del Centro Nazionale di Referenza per le malattie delle api presso l’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie, a conclusione di due anni di intensa attività sulla problematica – archiviata con esito negativo – ha finalmente revocato la zona di protezione nei confronti del parassita cosiddetto “Aethina tumida” in alcuni comuni della provincia di Siracusa che erano in quarantena da novembre 2014. Tirano, quindi, un sospiro di sollievo le aziende apistiche di Zafferana che adesso potranno movimentare, senza problemi, i propri alveari liberamente per tutta la Sicilia. Nell’occasione è stata ribadita la presenza nei porti di Messina di una specifica attività di vigilanza da parte delle Forze dell’Ordine e dei Servizi Veterinari finalizzata a evitare possibili rischi legati all’introduzione del coleottero dalla Calabria verso la Sicilia. Tale attività di sorveglianza continuerà anche per tutto il 2017.
“Ringrazio tutte le Istituzioni che si sono adoperate per la revoca della zona di protezione nei confronti del parassita delle api “Aethina tumida” nel territorio di alcuni comuni della provincia di Siracusa – ha sottolineato Di Prima – e in particolare i Dipartimenti di Prevenzione Veterinaria delle Aziende Sanitarie Provinciali della Sicilia, Ministero della Salute, Centro di Referenza Nazionale per l’Apicoltura e gli stessi apicoltori che, insieme al Comune, hanno ottenuto questo importante risultato. Adesso è fondamentale che gli apicoltori effettuino le registrazioni sull’anagrafe apistica entro il 31 dicembre di ogni anno”. I medici dell’Asp hanno preannunciato visite cliniche negli alveari siciliani e l’istituzione di nuclei “sentinella” nelle province di Catania e Siracusa.