Catania – Confconsumatori ha inviato al Consorzio per le Autostrade Siciliane una diffida ai sensi dell’art. 140, comma 5, del Codice del Consumo, Decreto Legislativo n. 206/2005, per chiedere l’esecuzione immediata di tutti gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza dell’intero tratto autostradale della A18 e la sospensione immediata del pagamento del pedaggio sul medesimo tratto autostradale. L’atto, inviato all’inizio di questa settimana, è stato inviato per conoscenza al Dipartimento Infrastrutture Trasporti e Mobilità della Regione Siciliana e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Come ampiamente noto l’autostrada presenta evidenti carenze dal punto di vista della sicurezza, configuratesi in buche molto profonde presenti sul manto stradale, asfalto dissestato, carenza di segnalazione verticale, carenza di colonnine di emergenza funzionanti, scarsa manutenzione del verde.
Assoluta mancanza di sicurezza, quindi, nella tratta autostradale che rappresentano un pericolo non solo per l’incolumità degli utenti ma anche per l’integrità dei relativi mezzi.
Il Consorzio Autostrade Siciliane, solo dopo la protesta degli utenti, confluita in un gruppo sul social network Facebook denominato “A18 e A20 le autostrade siciliane della vergogna” i cui membri, ad oggi quantificabili in oltre diecimila, quotidianamente segnalano, con foto e video, le condizioni assolutamente precarie del tratto autostradale, ha effettuato alcuni lavori di rattoppo dell’ultimo strato d’asfalto, denominato tappetino, insufficiente a garantire la sicurezza nel lungo periodo. Ed anche se nei giorni scorsi sono stati annunciati interventi per circa otto milioni di euro alcuni riguardanti lo svolgimento del G7 ed altri relativi all’ammodernamento complessivo dell’autostrada non legati al vertice internazionale, nessuna tempistica della loro esecuzione è stata indicata a riguardo.
La diffida, quindi, invita il concessionario ad eseguire tempestivamente i lavori con l’avvertimento che, trascorsi infruttuosamente quindici giorni, ai sensi dell’art. 140, comma 1, del Codice del Consumo, sarà intrapresa relativa azione giudiziaria innanzi al Tribunale.
«Gli utenti hanno diritto ad avere erogati servizi secondo standard di qualità ed efficienza che, allo stato, non sono garantiti nonostante le reiterate promesse di interventi. Ci auguriamo che presto si risolva il problema ma, nel frattempo, non intendiamo attendere oltre e per tali motivi abbiamo intrapreso questa ulteriore iniziativa» hanno dichiarato l’avvocato Carmelo Calì, presidente di Confconsumatori Sicilia e l’arch. Stefano Costantino, che coordina su Facebook il gruppo denominato “A18 l’autostrada della vergogna”.