Claudio Cacciamani e Gianluca Landolina al focus sul real estate organizzato da Compagnia delle Opere Sicilia Orientale sui nuovi strumenti di finanza
Il mercato immobiliare può sostenere il rilancio dell’economia? Come gli immobili possono divenire nuovo motore di finanziamento? Quanto è possibile superare l’immobilismo che ha contraddistinto il settore negli ultimi anni? Temi e domande che interessano, costantemente, esperti e uomini della strada e alle quali Compagnia delle Opere della Sicilia orientale ha dedicato un focus di approfondimento che si è tenuto nell’aula magna del Campus d’Aragona di Catania.
“Il real estate: da immobile a motore di nuova finanza” è stato il titolo dell’incontro attorno al quale si sono alternati gli interventi di Gianluca Landolina, Managing Director di Cellnex Italia, e Claudio Cacciamani, Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università degli studi di Parma. I lavori sono stati moderati da Salvatore Abate, presidente di CdO Sicilia Orientale, che ha spiegato: “Abbiamo voluto mettere a confronto due relatori con caratteristiche molto diverse tra loro, un professore universitario e un giovane manager con elevata esperienza anche nel settore immobiliare, per approfondire un argomento che ha un’importanza strategica per l’economia e per il futuro di tutti noi”.
Dal focus sul mercato immobiliare alla concreta possibilità di incidere sul futuro grazie alle due visioni offerte dai relatori.
Gianluca Landolina, managing director di Cellnex Italia, ha spiegato: “Lo svolgimento dell’attività imprenditoriale implica spesso la fruizione di immobili la cui gestione e manutenzione non rientra nel core business dell’impresa. Ecco perché la cessione a terzi della proprietà di tali immobili può quindi rappresentare un’opportunità di finanziamento e di sviluppo industriale”.
Più istituzionale e tecnico l’intervento di Cacciamani: “I beni immobili sono stati considerati, forse a torto, tra le principali fonti di insolvenza per le banche. Negli ultimi due anni, tuttavia, ci sono state profonde innovazioni. La prima è la politica di iniezione di liquidità della BCE, che rende necessario per le banche effettuare prestiti al fine di avere reddito. In questo, gli immobili consentono di ridurre l’assorbimento di capitale proprio delle banche nell’ottica degli obblighi di vigilanza. I prestiti garantiti da immobili, quindi, possono diventare appetibili al fine di effettuare impieghi redditizi a rischio attenuato”.
Quali sono i nuovi strumenti per imprenditori e investitori?
“Negli ultimi due anni si è assistito a un rinnovamento dello strumento del fondo immobiliare e all’introduzione delle SICAF immobiliari. I primi hanno visto rinnovate sia le regole di gestione sia le opportunità di investimento, mentre le seconde sono veri e propri nuovi strumenti di investimento finanziario nel campo immobiliare”.
Ci aiuti a capire meglio, cosa sono le sicaf e in che modo si possono usare nel tessuto imprenditoriale nazionale e siciliano?
“Le SICAF sono società per azioni (società di investimento a capitale fisso) che investono in campo immobiliare, ma avendo la natura di strumento collettivo di investimento. In altre parole, esse sono fondi di investimento aventi la natura societaria. In questo modo esse possono conciliare sia le esigenze degli imprenditori, da sempre vicini alla logica delle società per azioni, sia le istanze degli investitori, soprattutto istituzionali, i quali tendono a vedere in uno strumento regolamentato maggiori tutele nei loro confronti. La SICAF, per propria natura, si presenta come uno strumento efficace allo scopo. Anche la relativa tassazione, riprendendo quella dei fondi immobiliari, si presenta più conveniente rispetto a quella tradizionale delle società immobiliari”.
Si intravede davvero una ripresa nel mercato immobiliare? E se sì che differenza c’è tra nord e sud?
“Il mercato immobiliare presenta connotati oggettivi e soggettivi. Sotto il primo profilo, ha ancora priorità la location dell’immobile. Questa prescinde dalla zona geografica dello stesso. Un immobile al centro di Milano mantiene il suo valore come uno al centro di una località di provincia. Al contrario, lo stesso vale per un immobile di periferia. D’altro canto, sul piano soggettivo, un immobile vale solo se e in quanto sia in grado di pagare una rendita. In questo caso, ha il sopravvento il locatario, l’unico che, con i canoni di affitto che paga, può dare un valore all’immobile. Letto in quest’ottica, il mercato immobiliare italiano non presenta profonde differenze tra Nord e Sud. A livello temporale, è innegabile che vi sia una ripresa, ma più dettata dalla nuova crescita dei finanziamenti immobiliari retail, piuttosto che da motivi fondamentali”.
Il mercato immobiliare farà ancora la parte del leone?
“In ogni economia il mercato immobiliare determina una quota rilevante del PIL. È interesse di tutte le autorità e del Governo fare in modo che il settore possa riprendere a crescere. Il volano economico del mercato immobiliare è molto ampio. Inoltre, non vanno trascurate le altre nuove attività connesse alla manutenzione e adattamento del patrimonio immobiliare esistente: dall’efficientamento energetico all’utilizzo di spazi per le energie alternative, dalla nuova modularità degli immobili all’attenzione al green”.
Monica Adorno
Cosa sono le Sicaf
Definita come OICR chiuso, costituito in forma di società per azioni, avente per oggetto
esclusivo l’investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l’offerta di proprie azioni e di altri strumenti partecipativi. Con la SICAF, il legislatore ha sostanzialmente ampliato la gamma degli OICR, affiancando al fondo, avente natura contrattuale,
una struttura con natura societaria. Pertanto si tratta di un fondo alternativo di investimento (FIA) e prevede una tassazione privilegiata.