Catania – Ha affascinato gli studenti del Liceo Cutelli, della scuola media Cavour e del’Ires, istituto professionale. Ha parlato di cinema da cineasta, di futuro come farebbe un padre e di istruzione come un professore. Claudio Gubitosi ha raccontato con semplicità il suo “miracolo” realizzato in provincia, in una sperduta provincia del Sud: il Giffoni Film festival, che ha trasformato una cittadina di 8.500 abitanti, Giffoni, appunto, in una delle capitali mondiali del cinema. Un miracolo che ha costruito mattone dopo mattone, pellicola dopo pellicola, star dopo star, trasformando la cultura cinematografica in una industria sana, ecocompatibile, che forma professionali e offre opportunità di lavoro.
A Catania è stato invitato dal regista Alfredo Lo Piero, direttore artistico della Scuola di cinema e del centro studi laboratorio d’arte, una struttura dove si formano le varie figure professionali che operano per il grande schermo.
“Confesso che le aspettative, che pure erano già forti, hanno superato tutte le mie previsioni. Mi sono arricchito di bellezza. E sempre di più mi convinco che al nostro Paese basta poco per farlo funzionare meglio e interrompere un disastroso declino di arrendevolezza di fronte ai tanti problemi statici, storici e quotidiani. L’Italia dei luoghi comuni è una brutta e terribile malattia. Basta poco – sottolinea Claudio Gubitosi – per cambiare. Bisogna però conoscere e farsi trascinare in questo fiume in piena di scoperte, luci, sorrisi, grazia, gentilezza, stupore… come è capitato a me in queste 48 ore a Catania. Un impatto fortissimo al Liceo Classico Cutelli diretto da Elisa Calella. Sono stato ricevuto ed accolto dalla docente Amalia Mannino, che ringrazio di cuore per la perfetta organizzazione ed attenzione e per aver sensibilizzato gli studenti all’incontro. Un auditorium stracolmo di ragazze e ragazzi che per circa quattro ore hanno seguito con un impatto emotivo e partecipativo stupefacente. Domande, serie e vere, curiosità hanno poi segnato il botta e risposta finale. E poi, a sorpresa, ho assistito alla proiezione di due corti realizzati da due studenti dell’Istituto. Stupore e meraviglia. Grazie ragazze e ragazzi. Conserverò un ottimo ricordo del vostro Istituto e di voi tutti.
Nel pomeriggio altra realtà catanese: l’Istituto Comprensivo Statale Cavour. Qui agli studenti delle medie si insegna anche Arte, Musica, Teatro. Ci siamo incontrati anche con alcuni genitori in un auditorium dedicato al grande Turi Ferro. Ha coordinato l’incontro docente e giornalista Nello Pappalardo. Infine, full immersion con gli studenti di istituti professionali di arti e mestieri, di cinema, teatro, televisione. Ma anche giornalisti autori e registi. Con piacere ho fatto un bel dibattito con Franco La Magna, giornalista storico del cinema e docente universitario. Nel pomeriggio ho visionato in anteprima “la libertà non deve morire in mare”, docu-film in fase di realizzazione di Alfredo Lo Piero”.
Non poteva mancare un tappa cinema-culinaria ad Aci Trezza, sui luoghi dove Luchino Visconti girò La terra trema. Grande l’impatto comunicativo che Gubitosi ha lasciato a Catania, dove il Giffoni Filmfest ha trovato nuovi e giovani protagonisti.