Il nuovo assessore regionale alle Infrastrutture si è insediato il 22 giugno ma ha già messo segno due risultati: Dopo l’incontro con il ministero sono già pronte le gare per la continuità territoriale – non turistica – delle due isole di Lampedusa e Pantelleria
Palermo – Da giovedì 22 giugno la Regione Siciliana ha un nuovo assessore alle Infrastrutture. Stiamo parlando di Luigi Bosco, di Catania, in forza alla giunta Bianco fino a ora, ingegnere e persona da sempre affascinata dai ponti. Ecco perché in tante città siciliane dopo aver letto il suo nome, qualcuno – persino chi sta scrivendo – ha pensato che adesso il Ponte sullo Stretto potrebbe avere finalmente una chance. Certo i nopontisti sono tanti e non basta uno solo a favore. Neanche a dirlo dopo le congratulazioni, più che meritate, per il nuovo incarico abbiamo fatto la stessa provocazione anche a lui che ha precisato che in cinque mesi, sarebbe difficile persino parlarne. Ma ha anche aggiunto “dobbiamo portare avanti una progettualità complessiva che non deve essere la progettualità mia ma, come dice il senatore Loria, quella “nostra”. Facciamo dei percorsi e se ci sarà una continuità – se si presenta Grasso o se si presenta Crocetta, specifica Bosco – ci potrà essere la possibilità di fare grandi progetti. Non a macchia di leopardo ma secondo un criterio del sistema di sviluppo della Sicilia”.
Pochi minuti dopo l’insediamento, che è stato alle 15, il presidente Rosario Crocetta ha commentato la scelta di Bosco facendo riferimento “alle capacità tecniche del professionista, all’esperienza amministrativa maturata presso una città importante come Catania, al profilo etico e morale dell’uomo. Bosco – continua Crocetta – è una persona apprezzata negli ambienti scientifici siciliani per la sua competenza su infrastrutture, sicurezza, trasporto e per aver condotto anche studi personali in questi settori. Dopo le dimissioni dell’assessore Pistorio, ho subito pensato al suo profilo professionale – ha precisato Crocetta – per ricoprire questo incarico, nell’ottica di dare una soluzione tecnica dettata dalla competenza, in relazione anche al poco tempo rimasto al termine della legislatura”.
Ma l’insediamento sembra essere stato un dettaglio, l’assessore era già al lavoro avendo al suo fianco alcuni collaboratori come l’on Calanna che conosce la macchina regionale e potrà essere di aiuto; Nadia Luciani, già consulente in passato presso l’assessorato, una grande esperta in diritto della navigazione, una persona che ha anche avuto il coraggio di denunciare deformazioni del sistema in Sicilia; l’avvocato Rovito, figura importante interna dell’assessorato che potrà seguire anche gli aspetti legali, l’ingegnere Cettina Foti.
Una squadra già formata, quindi, con obiettivi già prefissati. Il primo in agenda era quello della continuità territoriale che è stato affrontato lunedì 26 con il ministero e subito dopo, martedì 27, cioè ieri, un’approvazione importante che in Sicilia mancava da 12 anni.
Cosa intende per continuità territoriale?
“Il problema riguarda i collegamenti aerei con le isole minori, quindi essenzialmente Lampedusa e Pantelleria. Problemi che riguardano – ha precisato Bosco – sia il costo dei biglietti sia i collegamenti in sé. Si dovranno fare delle gare per scegliere i vettori. Abbiamo approvato tutto ma è ancora presto per rendere pubblici i dettagli…. Però abbiamo concluso la conferenza dei servizi”.
Quando verranno fatte queste gare?
“Le gare verranno fatte in tempi brevi ma bisogna specificare che questi collegamenti non riguardano la stagione turistica, ma la concreta possibilità di chi abita sull’isola di potersi muovere senza rimanere isolato”.
Per i sardi la continuità territoriale è garantita da sconti previsti nei collegamenti aerei, per la Sicilia questo non avviene…
“Sì, da questo punto di vista tutti noi siamo penalizzati. Si chiedono interventi autorevoli, se ne dibatte, ma fino a questo momento non siamo stati in grado di fare nulla. Chissà se in questi cento giorni riusciremo a fare qualcosa. Intanto – conclude Bosco – sono certo che ci saranno delle tappe importanti nei prossimi mesi. La prima l’abbiamo fatta proprio oggi (martedì 27 giugno, nda) approvando il Piano regionale della mobilità e dei trasporti che in Sicilia mancava da 12 anni. Doveva essere approvato entro il 30 giugno e l’abbiamo fatto”.
Monica Adorno