Una parte della città satellite rimessa a nuovo per la visita del Presidente della Repubblica che ha incontrato anche un rappresentante dei “Briganti”
Se la miglior parola è quella non detta, il Presidente Mattarella di ottime parole ne ha conservate tante oggi durante la sua visita a Librino. Il quartiere che attendeva il Capo dello Stato, era però lindo, pulito e pronto ad accoglierlo nel migliore dei modi almeno nelle parti in cui si sapeva che sarebbe passato. Aiuole curate, strade asfaltate, persino la segnaletica orizzontale si era rifatta il trucco per un momento così importante che non dovrebbe rimanere isolato visto che altre zone di Catania – della stessa Librino, ma non solo – avrebbero bisogno di rimettersi in sesto. Non solo i viali erano puliti ma anche la gente che incontravi per strada era pronta a dare indicazioni e disponibilità. Giorni di ristrutturazione per una cerimonia durata in tutto meno di un’ora e durante la quale il Presidente ha fatto atto di presenza pur senza proferire una sola parola. Alto e altero, in un completo total black, ha seguito i due momenti in religioso silenzio osando appena qualche stretta di mano con alcuni sindaci in prima fila. Poi più nulla se non il breve cenno di saluto rivolto alla piccola folla che si era raggruppata attorno alla sua macchina.
Per il resto neanche un sussurro, ma lunghi momenti di silenzio dopo che il sindaco Enzo Bianco ha tirato il cordone per rivelare la targa dedicata a Carlo Azeglio Ciampi, l’ex presidente scomparso nel 2016 e rappresentato sul palco dal figlio Claudio. Ma il viso del Presidente non si è girato verso telecamere e macchine fotografiche e neanche più sopra, tra la silhouette dell’Ospedale San Marco all’ombra delle gru e i balconi dei palazzi di Librino con le bandiere tricolori a pian terreno e i cecchini in terrazza.
Una cerimonia, due momenti. Il primo per la consegna degli orti urbani “tre ettari incolti abbandonati – ha precisato il sindaco Bianco nel suo discorso di apertura – che adesso saranno luogo di aggregazione. Nello stesso posto verrà realizzata una pista ciclabile di otto km e un palazzo, che è stato tolto alle organizzazioni criminali, adesso verrà usato per usi sociali”. Ma è stato un momento importante anche per i Briganti di Librino che l’11 gennaio hanno subito la distruzione del loro centro di aggregazione, la “Club House”, per un incendio doloso. A uno dei loro rappresentanti il Presidente pare abbia detto: “Siete un punto di riferimento importante – scrive l’Ansa – per i giovani di questo quartiere, avete tutta la mia solidarietà, andate avanti”.
Pochi minuti dopo, giusto il tempo di percorre i mille metri che separano gli orti urbani da quella che fino a ieri è stata la Circonvallazione Ovest di Librino e che adesso si chiama Viale Carlo Azeglio Ciampi.
Alle 16.15 il Presidente scende dall’auto con le bandiere e prende posto sul palco insieme al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè e la senatrice del Pd Anna Finocchiaro e il figlio di Ciampi, Claudio. Al leggio c’è il sindaco Bianco che ha ringraziato Mattarella per la sua presenza “in questo quartiere che è stato pensato come una città satellite. Adesso siamo accanto all’Ospedale San Marco che diventerà una struttura d’eccellenza”. Il sindaco ha ricordato la straordinaria collaborazione svolta con Musumeci negli Anni Novanta anche se in coalizioni contrapposte, e poi ha ricordato l’impegno morale e politico del Presidente Ciampi: “Il suo impegno nella militanza antifascista, nella Banca d’Italia fino a diventarne il governatore. E poi anche ministro dell’interno. Ciampi è stato una persona seria e presente e Catania è grata per come ha svolto il suo mandato. Qui nel 1998, mentre era ministro del bilancio Ciampi volle tenere un seminario che diventò un cantiere per lo sviluppo del Mezzogiorno. Per questa ragione – ha concluso Bianco – ho voluto chiedere a lei Presidente Mattarella, di essere presente affinché Catania tragga dalla sua presenza nuova linfa vitale”.
Il governatore Musumeci ha concluso la cerimonia, durata circa venti minuti, sottolineando quanto sia “fondamentale dedicare un’arteria così importante in un quartiere che merita tanta attenzione e di riscattarsi dall’essere, da sempre, identificato come quartiere difficile”.
Eppure in tanti, guardando le aiuole con il prato luccicante di posa, ci siamo chiesti quanto durerà questo restyling e quale altra visita o evento bisognerà attendere per dare una sistemata anche ad altre zone, quelle in cui il Presidente oggi non ha visitato.
Monica Adorno