Catania – Digitalizzazione dei processi produttivi, internet delle cose, big data, cloud e agevolazioni previste dal Piano nazionale Industria 4.0. Queste le tematiche chiave al centro del roadshow “Industry 4.0 preparati al futuro“, che ha fatto oggi tappa a Catania, nella sede di Confindustria, con la partecipazione di oltre cento tra imprenditori e manager siciliani. L’incontro, apripista di una serie di appuntamenti formativi promossi da Confindustria che si svolgeranno fino a giugno in altre città italiane, ha visto la partecipazione di Antonello Biriaco, vice presidente vicario di Confindustria Catania, Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale, Valentina Carlini (Area Politiche Industriali Confindustria), Francesco Caizzone presidente del DIH Sicilia, Leonardo Quattrocchi (Università Luiss Guido Carli), Gianluigi Viscardi (presidente del Cluster tecnologico “Fabbrica Intelligente” e Ceo Cosberg Spa), Orazio Tomarchio (Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica dell’Università di Catania), Andrea Boccotti (Ibm Italia), Pietro Cannizzaro (Omer Spa). I lavori sono stati coordinati dal giornalista del Sole 24Ore Nino Amadore.
“La strada maestra per ritrovare competitività – ha affermato in apertura dell’incontro Antonello Biriaco – passa da due strumenti cardine: trasformazione digitale e reti d’impresa 4.0. Si tratta delle chiavi a stella per dare una scossa al sistema e far ripartire la nostra economia che deve fare un salto di qualità e aprirsi ai mercati internazionali. Il nostro Digital Innovation Hub, fortemente voluto da Sicindustria come bussola per l’innovazione per tutte le imprese dell’isola, dà finalmente il via ai lavori del “cantiere digitale” Sicilia”.
“Oggi più che mai è fondamentale mantenere alta l’attenzione sul tema della trasformazione competitiva digitale – ha detto Elio Catania -. Stiamo ridisegnando l’economia del Paese, ma siamo solo all’inizio. E’ una grande opportunità che in particolare il Sud può e deve cogliere, per compiere un decisivo salto verso più elevati livelli d’innovazione, competitività, produttività. Per questo abbiamo bisogno di continuità della leadership pubblica e privata. L’una deve rafforzare il carattere strutturale, con un respiro di almeno cinque anni, delle misure che incentivano l’adozione di nuove tecnologie da parte di imprese e Pa. L’altra deve fare in tutti i territori ciò che si sta facendo a Catania, con il Digital Innovation Hub, con questo workshop, aiutando imprenditori e manager a trovare le soluzioni per dare nuovi slanci alle loro aziende o per creare nuove imprese e start up. Abbiamo una montagna da scalare insieme, pubblico e privato, con l’obiettivo comune di fare dell’innovazione il motore della crescita economica e occupazionale del nostro Paese”.
“Per il Sud e per la Sicilia – ha spiegato Francesco Caizzone – industria 4.0 è un’ occasione epocale per costruire un modello di sviluppo sostenibile. Oggi le nuove tecnologie possono aiutare a localizzare nel territorio le produzioni a maggiore valore aggiunto. Il DIH Sicilia ha la missione di accompagnare le imprese nel processo di trasformazione digitale, mettendole nelle condizioni di identificare i propri margini di miglioramento, definire piani d’azione e lanciare progetti innovativi. E’ questa la nostra risposta alla sfida lanciata dalla quarta rivoluzione industriale”.
Anche il Sindaco di Catania, Enzo Bianco, presente all’incontro, ha espresso il suo plauso all’iniziativa ricordando come l’alleanza tra impresa, Università e amministrazione comunale abbia dato vita al sogno dell’Etna Valley, destinato a rivelarsi un fattore determinante di successo: “Il Comune è stato da subito disponibile a fare la propria parte per fare da incubatore alla nascita del DIH Sicilia. I primi passi, pur tra difficoltà e lentezze, sono stati fatti. E’ un grande valore aggiunto per la città il fatto che Confindustria sia disponibile ad aiutare le piccole e medie imprese ad affrontare la sfida digitale”.