Per celebrare la Giornata della Memoria, Officine Culturali ripropone la storia dell’astronomo con Pamela Toscano e Carlo Ferreri
Catania – La radio comincia a trasmettere con quegli squittii tipici di primo Novecento e una voce dal palco introduce Azeglio Bemporad: «Lui è stato la passione pura per la ricerca e per l’animo umano». Non solo uno spettacolo, quindi, ma un documento; anzi faldoni e faldoni di documenti, carte stellari e una marea di pizzini rubati alla polvere di archivi destinati al macero e salvati dalla lungimiranza dell’ing. Leonardi. A lui, infatti, negli Settanta venne affidato il compito di ristrutturare alcuni edifici dell’Università e tra tutte le carte che avrebbe dovuto buttare riconobbe l’estrema importanza storica di quelle che hanno ridato vita ad Azeglio Bemporad. Non uno qualunque, badate bene, ma un matematico puro. Un amante della volta celeste. Un uomo in grado di anteporre le sue passioni a tutto se stesso, alla sua storia e alla sua stessa ascendenza. E, da ebreo, dimenticarsi persino di esserlo pur di rincorrere le sue passioni senza le quali la sua vita non avrebbe avuto senso.
Bemporad nasce a Pisa alla fine dell’Ottocento e si rivela un sapiente studioso, così tanto che nel 1904 venne chiamato dall’Università di Catania per un incarico unico nel suo genere a quel tempo. La prima cooperazione tra Stati per ricostruire la mappa celeste. Venti Paesi in tutto e in Italia venne scelta Catania, forse grazie ai suoi tre osservatori, ma anche per la cattedra di astrofisica e quella di vulcanologia. In più Catania è l’unica ad avere la Specola proprio sopra l’ex Monastero dei Benedettini. Peccato che il progetto si scontri con la guerra, anzi due: la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. E Bemporad che è ebreo, prende ugualmente la tessera fascista perché lui vuole continuare a lavorare a quel progetto. E lo farà, fino alla fine, anche quando si renderà conto – finalmente – di aver messo troppe cose da parte, di averne sorvolate troppe. Eppure, in qualche modo che scoprirete nella sceneggiatura di Pamela Toscano che ne ha curato anche la regia, Bemporad porterà a termine il suo incarico. E con Catania solo Parigi , tra le altre venti, onorerà l’incarico fino alla fine.
Grazie a Officine Culturali la storia di questo illustre matematico, astronomo, docente di Astrofisica e Geodesia per l’Università di Catania e Direttore del Regio Osservatorio di Catania, che ha avuto sede proprio al Monastero dei Benedettini dal 1890 alla seconda metà degli anni’60, non è morta. E ritorna al Monastero per celebrare la Giornata della Memoria, alle ore 21 di venerdì 26 gennaio. Sul palco dell’Auditorium Giancarlo De Carlo Azeglio Bemporad rivivrà grazie alle voci di Pamela Toscano e Carlo Ferreri e alle musiche di Massimiliano Pace. Lo spettacolo dura appena un’ora ma riuscirà a trasmettere i dettagli di questa vicenda in modo semplice e sottolineando le infinite sfumature di questo personaggio che si affilia al Partito Fascista finendone schiacciato e mortificato.
Per partecipare è necessaria la prenotazione ai numeri 095.7102767 – 334.9242464 dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 17:00
Monica Adorno