Catania – La crisi dei centri commerciali è sempre più evidente, la fase di crescita si è già conclusa da anni, ormai è iniziata quella della contrazione. Il “boom” degli ipermercati e dei centri commerciali ha provocato la chiusura delle piccole botteghe e la desertificazione commerciale di ampie zone della città.
«Partendo da questa analisi – ha dichiarato il presidente di ConfimpreseCatania, Giovanni Mirulla – riteniamo che il prossimo sindaco di Catania debba prevedere interventi che favoriscano il ritorno dei negozi di quartiere e il rilancio delle piccole attività tradizionali, con l’obiettivo di poter recuperare immobili abbandonati nel centro storico, limitando il degrado degli stessi; offrire nuovi posti di lavoro a chi dovesse ritrovarsi espulso dal mercato del lavoro per la crisi dei centri commerciali e offrire l’opportunità alle famiglie, anziani e single di poter provvedere ad una comoda spesa “sotto casa”, con un ritorno economico e sociale non indifferente».
Questa è una delle “raccomandazioni” rivolte ai candidati sindaci (Emiliano Abramo, Enzo Bianco, Giovanni Grasso, Riccardo Pellegrino, Salvo Pogliese) dall’Associazione di medie, piccole e micro imprese che segnala, tra l’altro, la necessità di creare piccoli parcheggi, in spazi degradati nei quartieri, per la sosta breve necessaria per gli acquisti.
Infine, l’Amministrazione comunale deve porsi l’obiettivo, trovando sinergia con i privati, di recuperare il centro commerciale, ormai quasi del tutto chiuso, di Vulcania, in piazza Aldo Moro, con iniziative commerciali e culturali che possano costituire un nuovo motivo di attrazione.
“Ultima “raccomandazione” è la realizzazione di un Centro fieristico-espositivo moderno e razionale che possa ridare slancio alle attività tipiche della Sicilia orientale, ma che abbia anche una valenza nazionale e internazionale, anche alla luce dell’esperienza negativa delle Ciminiere di viale Africa – ha concluso Giovanni Mirulla – nate con limiti strutturali e praticamente abbandonate a se stesse nell’ultimo decennio, a parte qualche raro evento di qualità. ConfimpreseCatania è a disposizione dei candidati sindaci per un confronto portando il proprio bagaglio di esperienze ed esigenze”.