Catania – Il prefetto Claudio Sammartino ha ricevuto a Palazzo Minoriti, in visita istituzionale, il sindaco di Belpasso, Daniele Motta. Tema dell’incontro la sicurezza e l’ordine pubblico. Il prefetto Sammartino ha evidenziato che i dati statistici rivelano un oggettivo decremento dei reati e l’attività della magistratura e dei Carabinieri ha permesso di disarticolare la presenza della cosca egemone sul territorio. Se a fronte di questi dati la popolazione ha una percezione diversa della sicurezza, il cittadino, e in particolar modo l’operatore economico, deve uscire dalla solitudine e diventare parte attiva della sicurezza stessa, facendo rete con gli altri interlocutori sul territorio. Il rapporto di co-operazione tra Stato ed Ente locale deve essere saldato tramite iniziative che possano migliorare e razionalizzare l’intervento delle forze di polizia, come l’individuazione delle aree urbane soggette a particolari criticità (teppismo, vandalismo e micro criminalità) infine, sempre secondo il prefetto, deve essere estesa la video sorveglianza nelle zone industriali e artigianali, non solo con l’intervento del Comune, ma sollecitando la disponibilità degli stessi imprenditori, tramite associazioni e organizzazioni di categoria, affinché sia fitta e funzionale la rete di rilevamento collegata con la Stazione dei Carabinieri.
“Ringraziamo il prefetto per la disponibilità dimostrata e per l’attenzione rivolta al problemi, sicuramente meno gravi rispetto ad altre comunità locali, del territorio belpassese – ha dichiarato il sindaco Daniele Motta, che era accompagnato dal comandante della Polizia locale, Concetto Solano -. Accogliamo l’invito a fare rete con i comuni vicini per migliorare i livelli di prevenzione e sicurezza. Da questo punto di vista la videosorveglianza è attiva da tempo e monitora costantemente i varchi di ingresso e uscita dal centro urbano.
“Uno degli obiettivi della mia Giunta è promuovere la cultura della legalità, per questo motivo celebreremo con commozione il prossimo 23 maggio l’anniversario della strage di Capaci, con il sacrificio dei giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli uomini di scorta, e tutte le pratiche di educazione civica per avere cittadini consapevoli e responsabili.