Ieri è stato il compleanno di mia moglie, giornata in genere dedicata ad una passeggiata di svago e a pranzare fuori (impossibile da due anni).
Piccoli problemi domestici ci hanno fatto rinviare ad oggi la passeggiata.
Totalmente distratto dalla circostanza che siamo arancioni, ho fatto un bel giro ed alcuni acquisti.
Il tour fuorilegge si è così articolato:
Ore 9,15 partenza da Tremestieri, direzione Viagrande, passando per San Giovanni La Punta.
Ore 9,45 sosta a Viagrande per acquisti.
Ore 10,30 partenza da Viagrande direzione Aci Sant’Antonio, via Aci Catena.
Sosta per acquisti
Ore 11 partenza da Aci Sant’Antonio per San Giovanni Galermo, via Valverde, San Gregorio, San Giovanni La Punta, Sant’Agata Li Battiati e Gravina.
Ore 12, dopo acquisti, rientro a Tremestieri attraverso Gravina e Mascalucia.
In poco meno di tre ore ho attraversato ben 14 confini comunali, senza vedere nemmeno l’ombra di un controllo, e in compenso incontrando assembramenti di fumatori (scusa buona per non mettere la mascherina) e sfaccendati a passeggio in piena libertà.
Ci stupiamo del fatto che ieri in Sicilia ci sono stati 1.384 nuovi contagi, 10 morti, gli ospedali al collasso.
Dovremmo stupirci che siano così pochi i morti, i contagiati e i ricoverati.
Titolano i giornali: “Sulla Sicilia incombe la zona rossa”;
Dovremmo diventare rossi di vergogna per l’assoluta inefficienza dei controlli e intanto, per un vaccino, mia moglie viene mandata da Ponzio a Pilato e viceversa.
Che Dio ce la mandi buona.
Alfio Franco Vinci