L’opera “L’Armonia degli Otto” del direttore artistico Benedetto Poma arricchisce l’esposizione permanente. La presentazione al pubblico si terrà il 23 luglio alle ore 19.30
“La mia idea era quella di realizzare un presidio visuale ed emozionale – spiega il maestro Poma – con l’obiettivo di dare al progetto una doppia valenza: da un lato è un modo per portare l’arte nei luoghi del nostro quotidiano, dall’altro cerco di condurre per mano il visitatore attraverso la storia della Sicilia, cosa siamo stati, e soprattutto, cosa abbiamo dimenticato del nostro passato. Il nostro punto di partenza è l’avvento della dinastia dei Normanni che conquistarono l’Isola liberandola dal giogo dei musulmani”.
L’opera ci riporta in un tempo in cui scienza e alchimia erano ancora indissolubilmente legate: “C’è un filo conduttore che unisce il concetto dell’opera e il suo simbolismo – commenta Poma – ed è il tema del numero otto e della relativa figura geometrica, l’Ottagono appunto, la figura poligonale che si avvicina alla perfezione della circonferenza. Lo spettatore, lungo la parete espositiva troverà diverse citazioni che riguardano personaggi che hanno fatto la storia della Sicilia e dei luoghi legati ad essa. Geometrie sacre e mappe da decifrare che restituiscono una dimensione magica e leggendaria, ma che trova testimonianze concrete che sono rimaste fino ad oggi, soprattutto nelle opere architettoniche disseminate per la nostra Isola. E infatti nell’opera troviamo il prospetto della Chiesa di San Salvatore a Mazara del Vallo dove è rappresentata la conquista di Ruggero I, poi il particolare del tamburo ottagonale della Chiesa della Badia di Sant’Agata e anche il riferimento alla leggenda legata all’acronimo NOPAQUIE, presente nel prospetto della Cattedrale di Catania dedicata alla Patrona Agata – spiega ancora Poma – abbreviazione della frase ‘Noli offendere Patriam Agathae quia ultrix iniuriarum est’ che significa letteralmente ‘non offendere la patria di Agata, perché è vendicatrice di ogni ingiustizia’. Tale frase si lega alla figura del passaggio a Catania di Federico II che voleva proprio distruggere la città per punire i catanesi che si rifiutavano di sottomettersi alla corona imperiale”.
Sono tante le citazioni architettoniche e gli indizi da decifrare che il visitatore ritroverà all’interno del lavoro del maestro Poma: “Sulla parte alta ci sono due cupole colorate con le maioliche di Caltagirone e accanto c’è un giocoliere che tiene delle sfere di color turchese. La posizione delle sfere forma una mappa nascosta dei manieri federiciani in Sicilia. Per la realizzazione dell’opera ho utilizzato 10 miei dipinti fusi e ricomposti appositamente per gli spazi espositivi di Ottagono”, ha spiegato l’artista che attualmente è in esposizione con le sue opere al Museo Diocesano di Caltagirone, a Noto per la mostra Artisti di Sicilia a cura di Vittorio Sgarbi, mentre a dicembre approderà al Great Egyptian Museum de Il Cairo dove presenzierà alla donazione del suo dipinto dedicato al faraone Tutankhamon. “Ho accolto con entusiasmo l’idea dei cugini Lo Faro e la direzione artistica di “Passaggi” – conclude – perché è un percorso che mira a riportare l’arte all’interno dei luoghi della socialità quotidiana”.
Fanno parte delle installazioni permanenti, visitabili sempre presso Ottagono di Mascalucia, “Segni del tempo” di Demetrio Di Grado, Dentro “I nottambuli” di Sofia Orleans” e “Communicate Happiness” di Agata Montesano. L’evento pubblico di presentazione del progetto “PAssaggi” si terrà il 23 luglio 2021, al Bar Ottagono di Corso San Vito a Mascalucia. A partire dalle 19.30 i cugini Lo Faro, ideatori e promotori del progetto, insieme agli artisti che hanno realizzato le opere, incontreranno i visitatori e gli appassionati d’arte. Al progetto espositivo parteciperanno anche 8 fotografi che si alterneranno, nell’arco di due anni, esponendo i propri lavori all’interno del bar Ottagono. La prima mostra fotografica, che rimarrà esposta fino al 31 agosto 2021, è di Emily Gallè, con “Un Vulcano, differenti volti”.