Messina – “La legione del Danubio” di Luigi Mancuso, edito dalla casa editrice Carthago, sarà presentato, venerdì 13 agosto 2021, alle ore 21 nella piazzetta Ermanno Jannuzzi, di contrada Marmora del Villaggio Rodia, a Messina. Insieme all’autore saranno presenti: Margherita Guglielmino, responsabile editoriale della Carthago edizioni, Giuseppe Pennisi, amministratore della casa editrice e il relatore, il professore Daniele Macris.
La responsabile Margherita Guglielmino è promotrice di tutti gli eventi che portano in giro non solo per la Sicilia, ma in tutta Italia i suoi autori. Il giovane Luigi Mancuso sta riscuotendo notevole interesse tra i lettori amanti del romanzo storico, ma non solo. La Guglielmino afferma che: “Questo tipo di scrittura affascina chi ama questo genere, ma sta suscitando notevole curiosità a chi si pone delle domande in merito alla vita che si conduceva in quel periodo, quale fossero le passioni che agitavano gli uomini guerrieri che hanno fatto grande Roma”. Luigi Mancuso, classe 2000, siracusano, frequenta il secondo anno della Facoltà di Lettere moderne dell’Università di Catania. Si dichiara appassionato di teatro tanto che ha seguito i corsi del laboratorio di recitazione Lucia Sardo. Il suo amore per la storia nasce dalla curiosità di sapere, conoscere, far rivivere quei protagonisti che hanno fatto grande la storia dell’Impero romano. La guerra vista dai romani come strumento per portare la civiltà, annettendo all’Impero Paesi tra loro totalmente diversi.
Molte sono state le presentazioni di questo libro in giro per la Sicilia dal momento della sua pubblicazione. La prima di esse si è svolta a Villa Reimann, a Siracusa, seguita da Modica, Sant’Alessio siculo, Messina e, ancora molte sono le tappe per far conoscere questo libro ricco di storia e passione.
Questo libro è da leggere Usque ad finem! (Fino alla fine!) per utilizzare uno dei motti usati dai legionari ma spesso anche dai gladiatori prima di un combattimento.
Sinossi La Legione del Danubio
Parafrasando un antico detto latino, ciò che fece grande Roma furono le sue legioni.
Le gesta di generali, soldati e perfino futuri imperatori che sono avanzati nel sangue e nel fango senza fermarsi mai, seguendo l’Aquila, simbolo della loro civiltà.
Con il fragore delle spade e con acume strategico questi uomini di ferro sono stati capaci di espandere, prima, e difendere, poi, i confini di un impero che si estendeva su gran parte del mondo conosciuto e che ha reso Roma la patria dell’umanità per secoli. Questa è la vicenda di una di quelle legioni che ha contribuito a forgiare la storia con la S maiuscola, il racconto di uomini, di accordi, di tradimenti, di vita e di morte, di gioia e di angoscia.
Un romanzo avvincente fin dall’inizio, una scrittura fluida, energica, capace fin da subito di proiettare il lettore indietro nel passato come una catapulta.
Il gioco di potere capace di cambiare la sorte di intere nazioni, del mondo intero in una notte.