SAN GIOVANNI LA PUNTA – L’appuntamento si preannuncia scoppiettante e non potrebbe essere diversamente visto che mette insieme un (ex) animatore e un (attuale) giornalista sotto lo stesso nome e lo stesso titolo. Il nome è quello di Simone Gabriele Russo, il titolo è quello della copertina del suo primo libro “Simone l’Animatore. Racconti di un capo-villaggio” edito da Akkuaria Edizioni. L’appuntamento è da segnare immediatamente nel calendario: sabato 29 ottobre alle ore 17.30, nel Teatro di via Ravanusa 18 a San Giovanni la Punta, la giornalista Antonietta Licciardello accompagnerà l’autore nella presentazione di questo libro che intende ristabilire il giusto concetto di essere “positivo” dopo lo stravolgimento subito in due anni di pandemia. «Ho voluto riappropriarmi dell’importanza di questo termine – spiega Simone Russo – ho voluto scrivere un libro per raccontare i miei momenti positivi. Nella mia vita precedente, per 10 anni sono stato un capo villaggio turistico in giro per l’Italia. Per 10 stagioni estive, in animazione, ho regalato sorrisi alle persone ed ho regalato positività. Ebbene sì, ho regalato proprio energie positive. Le ho regalate e le migliaia di persone che ho incontrato nel mio cammino hanno ricambiato questa positività. Un libro positivo che ha fatto bene a me, che, spero, farà del bene a chi lo vorrà leggere e anche a chi crederà in questo progetto».
Insomma è il giornalista a raccontare di sé e, ancorché giovanissimo, della sua vita “precedente”, che lo ha visto capo animatore in un villaggio turistico, in 200 pagine che si leggono alla stessa velocità dell’acqua che scorre, ma che nascondono al loro interno tanto cuore e spessore. Sì, perché il libro è stato scritto nei 41 giorni di isolamento per Covid dello stesso autore e durante la prima fase della pandemia. Un’esperienza davvero difficile se si pensa che sono stati vissuti in una abitazione disabitata da tempo nella quale anche la più piccola comodità era bandita. «Per 41 giorni – spiega il giornalista – sono stato rinchiuso letteralmente in isolamento a causa di questo virus. Scrivere i miei momenti di positività mi ha aiutato a combattere quel triste momento che ha stravolto la mia quotidianità». Il libro, già in vendita su tutte le piattaforme e nelle migliori librerie, ha uno scopo ben preciso: donare positività. «In quei famosi 41 giorni – conclude Simone Russo – ho pensato a chi è meno fortunato di me. Grazie alla mia famiglia, al mio medico Salvatore Catanzaro e a tutta la meravigliosa equipe dell’Usca di Catania sono riuscito a “sopravvivere” a questo tremendo isolamento. Adesso voglio aiutare concretamente qualcuno. Voglio farlo io. Il mio ricavato del libro, infatti, sarà devoluto interamente ad una associazione che si occupa di clownterapia. Con il mio libro voglio regalare sorrisi a chi sceglierà di leggero ed aiutare concretamente chi porta gioia nei reparti ospedalieri del nostro “Bel paese”».
Sabato è alle porte, non mancate!
Monica Adorno