Catania – Un virtuoso ed equilibrato rapporto di partenariato tra pubblico e privato per razionalizzare risorse, personale e presenze sul territorio della sanità siciliana. Su questo tema si sono confrontati, nell’Aula magna del Policlinico universitario, esperti del settore nell’ambito della quarta lezione della Scuola di formazione per il bene comune. Dopo l’intervento di saluto dei presidenti, Antonio La Ferrara per Futurlab, Salvatore Motta e il vice Roberto Monteforte (“la salute è il primo bene comune in Italia”) per Compagnia delle opere Sicilia – protagonista nell’organizzazione dell’incontro – del sindaco Enrico Trantino e del rappresentate del rettore, il prof. Giovanni Li Volti, enti che hanno patrocinato il corso, l’intervento dei tecnici che dal punto di vista legislativo, amministrativo, organizzativo-logistico hanno approfondito la tematica del partenariato pubblico-privato, nel quale le due parti mettono in campo le migliori risorse, professionali, gestionali, economiche per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNRR e il rispetto delle direttive nazionali, compreso il ritorno della medicina del territorio, dopo anni di visione ospedaliero-centrica.
L’avvocata Velia Maria Leone, in collegamento da Milano, ha parlato dei rapporti contrattuali, regolamentati dal nuovo Codice, tra Pubblica Amministrazione e impresa privata. Massimiliano Maisano, dirigente regionale responsabile del Servizio 3° Gestione degli investimenti dell’Assessorato alla salute, ha sottolineato come tutti gli investimenti previsti dal PNRR siano in linea con la tempistica prefissata, tanto che la Regione ha raggiunto, al momento, il 100% degli obiettivi. Salvatore Torrisi, direttore amministrativo dell’Asp di Ragusa e vice presidente nazionale di FARE, l’associazione che riunisce i provveditori, ha evidenziato il partenariato finalizzato alla razionalizzazione del sistema di gestione della logistica farmaceutica in campo ospedaliero e del territorio per ottimizzare le risorse economiche. Aspetto fondamentale anche in termini di efficienza del servizio e sicurezza del paziente, che consente al farmacista di dedicarsi maggiormente alla sua attività propria, ha aggiunto Anna D’Agata, direttrice del Dipartimento farmaceutico dell’Asp di Catania. Per Angelo Pellicanò, consulente dell’AGENAS, la sanità deve avere di nuovo un’anima, uscire dallo stato attuale di convalescenza del dopo Covid e affidare il giusto protagonismo ai direttori generali, sanitari e a tutto il personale per ottenere quella spinta innovativa richiesta dalla legislazione nazionale.
L’incontro è stato moderato da Nuccio Sciacca, direttore dell’UOC Medicina trasfusionale dell’Arnas Garibaldi e giornalista. Saluti anche di Alfio Saggio, presidente dell’Ordine dei Medici e di Giovanni Puglisi, presidente dell’Ordine dei Farmacisti.
All’incontro hanno partecipato studenti universitari di varie facoltà, rappresentate da esponenti delle associazioni: Nike, We love unict e Crediamoci, Costantino Ragonese, Gaetano Baudo e Paolo Grillo, che hanno posto alcune domande, e degli istituti superiori Spedalieri e Galilei di Catania.