Il libro del giornalista siciliano Simone Russo ha “oltrepassato” i confini regionali. Continua il percorso di crescita di “Simone l’animatore – Racconti di un capovillaggio”, un progetto letterario nato in un momento di difficoltà e che oggi sta donando sorrisi e positività in giro per l’Italia. In provincia di Vicenza, gli alunni dell’istituto comprensivo “Carlo Goldoni” hanno scelto di ospitare il giornalista siciliano per “L’incontro con l’autore”. Il progetto nasce con l’intento di avvicinare (anche letteralmente) lettori e autori. “L’incontro con l’autore” si propone di accompagnare gli studenti in un percorso di avvicinamento alla lettura e alla conoscenza degli scrittori che si celano dietro le pagine proposte. In particolare, dopo aver proposto in classe la lettura del libro del giornalista originario di San Giovanni La Punta, gli studenti hanno realizzato l’analisi del testo fino al confronto con l’autore. Il libro, edito da Akkuaria, nasce da un progetto importante e doloroso per l’autore. “Simone l’animatore – Racconti di un capovillaggio”, infatti, è stato scritto nei 41 giorni di isolamento del giornalista. Russo, a causa della positività alla variante ‘Delta’ del Covid, è rimasto in isolamento in una casa disabitata, senza utenze (acqua, luce e gas). Per non “impazzire” ed aiutato da un suo amico psicologo, il dottor Giacomo Scuderi, ha deciso di mettere “nero su bianco” i suoi momenti positivi. Da “positivo” ha voluto raccontare i suoi momenti “positivi” durante il periodo vissuto nei villaggi turistici italiani. Un libro che si pone l’obiettivo di dare un “senso doppio” a questo ormai triste termine “positivo”. Il ricavato del libro è da sempre devoluto ad una associazione che si occupa di clownterapia, proprio per continuare a donare positività dentro gli ospedali etnei.
Il libro “Simone l’animatore – Racconti di un capo villaggio” ha ricevuto apprezzamenti anche da parte di Sua Santità Papa Francesco e dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Adesso per il cronista catanese è stata la volta di incontrare gli studenti del Veneto. «Ringrazio la dirigente scolastica, Arianna Fioravanzo, e tutto il corpo docenti per avermi dato questa opportunità – spiega il giornalista Russo – con molta sincerità non avrei mai immaginato che quel ragazzino che, negli anni passati, era in giro per i villaggi con le divise colorate e le infradito ai piedi potesse ‘vestire’ i panni di autore ed incontrare gli studenti. È un sogno che sto vivendo ad occhi aperti. Il percorso del mio primo libro è un qualcosa di inaspettato e di incredibile. Avere avuto la possibilità di incontrare gli studenti è stato un momento di orgoglio. Oltre ad aver raccontato i miei dieci anni in giro per i villaggi turistici ho voluto sottolineare l’importanza di chiedere aiuto nei momenti di difficoltà.
Non c’è assolutamente vergogna a cercare ‘una mano’ nei momenti di difficoltà. In quei 41 giorni di isolamento – aggiunge il giornalista Russo – se non avessi chiesto l’aiuto del dottore Scuderi e del mio medico di base, Salvatore Catanzaro, oggi questo libro non sarebbe mai ‘nato’ e soprattutto chissà quale sarebbe stato il mio percorso di vita post Covid. Inoltre – conclude Russo – da giornalista della carta stampata, vedere il mio libro cartaceo in mano agli adolescenti è un qualcosa di meravigliosamente magico ed emozionante. Sono felice anche perché la vita non ha senso se non la racconti a qualcuno». Il libro è acquistabile all’interno delle librerie “Ubik” a San Giovanni La Punta e ad Acireale.