Sabato 29 giugno, dalle 16 al tramonto, i boschi di Casa della Capinera ospiteranno il primo appuntamento nell’ambito del progetto Matre Terra organizzato da Chiarìa Aps e sostenuto da Fondazione CDP
Cosa può nascere dall’abbraccio fra un Bagno di bosco e il canto? Lo scopriranno le persone che parteciperanno a In ascolto sabato 29 giugno a partire dalle 16 nei boschi di Casa della Capinera a Trecastagni. Entrano nel vivo gli appuntamenti nell’ambito del progetto Matre Terra organizzato da Chiarìa Aps e sostenuto da Fondazione CDP, ente no-profit del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, nell’ambito del bando “Ecosistemi culturali”. In ascolto sarà un momento per vivere un’esperienza intima e unica, accordando biofilia e musica in un viaggio senza tempo. Insieme ai coristi del Coro Polifonico Tempus Jocundum (diretto da Bruna D’Amico e composto da 20 elementi) e accompagnati da Rosanna Correnti, neuropsichiatra infantile e studiosa di Medicina Forestale nonché conduttrice di Immersioni in Foresta all’interno della TeFFIt (Terapia Forestale in Foreste Italiane) e da Chiara Trifilò, presidente Chiarìa e coordinatrice del progetto Matre Terra, i partecipanti potranno immergersi in un Bagno di bosco (noto in Giappone con il nome di Shinrin Yoku).
Si tratterà di un percorso guidato di riscoperta dell’antico e profondo legame con la madre terra, i cui straordinari effetti sul fronte della salute psicofisica sono universalmente e scientificamente provati. «Arte e biofilia hanno una matrice comune, che si potenzia e ci porta al superamento di noi stessi, facendoci vivere esperienze spirituali e senza tempo- spiega Chiara Trifilò – In questo senso l’arte a servizio del messaggio ecologico può mobilitare cambiamenti significativi sui territori: arte ed ecologia affettiva risvegliano il legame sacro fra Uomo e Natura». Sabato 29, l’immersione fra alberi ed elementi naturali si concluderà intorno a un fuoco, al tramonto. Il coro canterà alcuni brani dedicati alla Natura, sull’onda lunga delle emozioni vissute.