Liberamente tratto da “Il deserto dei tartari” di Dino Buzzati, lo spettacolo verrà messo in scena all’Istituto di incremento ippico catanese 26, 27 e 28 luglio 2024
CATANIA – Si tratta di una libera versione teatrale del romanzo “Il deserto dei tartari” di Dino Buzzati, scrittore, giornalista, drammaturgo e pittore italiano. Fabbricateatro rinnova con gioia la collaborazione con il CUT (Centro Universitario Teatrale dell’Università degli Studi di Catania) che ha già prodotto tre spettacoli (“Il divo”, “I deboli”, “Il castello di K.”) interpretati da studenti universitari teatralmente formati durante le sessioni di prove o nel corso del laboratorio invernale. Il romanzo di Buzzati fu pubblicato per la prima volta da Rizzoli nella collana “Il sofà delle muse”, diretta da Leo Longanesi il 9 giugno 1940. Il giorno dopo l’Italia entrò in guerra contro la Francia e l’Inghilterra a fianco della Gemania. Eppure non vi è nel romanzo e nella magnifica allegoria della Fortezza Bastiani un’intenzione antimilitarista, una critica all’esercito inteso come modello sociale. Lo stesso Buzzati – infatti – aveva provveduto a chiarire che per lui la Fortezza Bastiani – e il suo cumulo di desideri, speranze e sogni di gloria – corrispondeva alla redazione del Corriere della Sera (giornale per cui iniziò a scrivere nel 1928).
“Il deserto dei tartari è la parabola di una comunità di umani isolata dal mondo e della sua ricerca di senso in una attesa infinita” – spiega il regista Elio Gimbo -. “Quanti anni ci mette un desiderio per trasformarsi in una fantasia delirante? Chi stabilisce il limite fra la giusta aspettativa e l’inizio della follia? – s’interroga – Il trentaquattrenne Buzzati racconta il sentimento dell’attesa che diventa malattia con la previsione del proprio destino di successo”.
“Chiunque di noi ha avuto o ha la propria Fortezza Bastiani: il teatro è una di queste – afferma l’amministratore Daniele Scalia. – Nel lavoro con i giovani studenti universitari abbiamo individuato nell’allegoria del romanzo il miglior contenitore per rappresentare ciò che in questo passaggio accade alle loro giovani vite”.
“Questo lavoro sugli studenti ha generato un metodo ed un obiettivo, il sogno della nostra Fortezza Bastiani. – racconta con emozione Sabrina Tellico, storica attrice della compagnia -. Il metodo è quello di una formazione teatrale basata su un duro lavoro fisico imposto dai training storici del ’900 per affinare la propria presenza scenica. Il nostro obiettivo è formare compagnia stabile d’ateneo interamente composta da attori-studenti”.
Fabbricateatro rispolvera la propria tradizione di “correzioni teatrali dello spazio urbano” con la proposta di un allestimento en plen air presso il baglio de “lo stallone”: oggi sede dell’Istituto di incremento ippico. Uno splendido angolo della Catania settecentesca architettonicamente incontaminato e puro accoglierà una messinscena dove l’elemento principale tornerà ad essere – come in passate creazioni teatrali della compagnia – la paglia. “Al fine di sfruttare al massimo la suggestione esercitata dal luogo lo spettacolo avrà inizio alle ore 19,00 con rigorosa puntualità – aggiunge il regista Elio Gimbo –. Gli attori saranno illuminati naturalmente dalla luce del tramonto. Si consigliano gli spettatori di venire ad assistere allo spettacolo con un abbigliamento comodo e informale”.
La rappresentazione è realizzata con il contributo dell’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo Regione Siciliana, Palcoscenico Catania, Unict e Ministero della Cultura.
Biglietti. Ingresso: 10 euro, Studenti: 5 euro. Prenotazioni: 347 3637379
Sul palco Sabrina Tellico, Nicoletta Basile, Aurora Strano, Francesco Rizzo, Nicole Somers Andolina, Roberta Puglisi, Daniela Liotta, Chiara Sabbatini, Rosaria Romeo, Salvo Pace, Leonardo Grasso. Testo e regia: Elio Gimbo, costumi: Fabbricateatro, scene: Bernardo Perrone, Filippo Gravina, fonica: Simone Raimondo.