Inaugurata la XXXIII Sagra del Pistacchio di Bronte

BRONTE – È un fiume verde, fatto di leccornie di tutti i tipi e odori inebrianti, quello che ti investe mentre ti avvicini a viale Catania. Le bancarelle sono allestite e piene di ogni specialità. Ancora pochi secondi e al ritmo delle marce della Banda San Biagio e delle danze delle majorette viene inaugurata la XXXIII edizione della Sagra del pistacchio verde i Bronte dop. A tagliare il nastro il sindaco, Pino Firrarello, assieme all’assessore agli Eventi, dott.ssa Angelica Prestianni, alla Giunta municipale, al presidente del Consiglio comunale, dott. Aldo Catania, ed a diversi consiglierei comunali.

Numerose le autorità presenti. Fra queste l’on. Giuseppe Castiglione e l’on. Salvo Tomarchio. Con loro i sindaci di Cesarò e Maniace, Katia Ceraldi e Franco Parasiliti. Presente il segretario provinciale della Uil, Enza Meli, il direttore generale dell’Asp di Enna, Mario Zappia, il commissario del Parco dei Nebrodi, Giovanni Cavallaro, il capo dell’Ispettorato delle Foreste di Catania, Filippo Buscemi ed i comandanti delle Forze dell’Ordine che operano nel territorio.

“È la festa di chi coltiva il pistacchio tutto l’anno, – ha affermato il sindaco – di chi lo lavora e di una cittadina che dal pistacchio trae linfa vitale. E anche la festa per i tanti turisti che ci verranno a trovare e che qui troveranno il migliore pistacchio al mondo”. “Comincia la grande festa. – ha aggiunto il presidente Catania – Un grazie a tutti coloro che hanno lavorato per questo grande appuntamento”.

Ed a coordinare l’equipe della sagra è stata l’assessore Angelica Prestianni: “Sono 75 gli stand della Sagra – ha affermato – e di questi ben 8, in piazza Spedalieri, espongono esclusivamente pistacchio dop. Vale la pena percorrere tutto il Corso Umberto, affollato di stand che offrono comunque pistacchio di Bronte, per assaggiare il pistacchio certificato dal Consorzio di tutela”.

Ma la sagra del pistacchio è ormai sinonimo di valorizzazione del territorio e di ospitalità. “Un grazie – ha aggiunto l’on Castiglione – va ai produttori ed al Consorzio di tutela. Hanno lavorato per dare maggiore qualità al frutto e distinguerlo. Al G7, attraverso il Consorzio di tutela abbiamo visto il pistacchio di Bronte sempre più apprezzato dai mercati nazionali ed internazionali. Oggi – ha concluso – possiamo dire che le scelte politiche adottate hanno premiato”.

Vuoi lasciare un commento?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *