Un Sannino con un sorriso così in salastampa non si era mai visto. Motivo? L’infermeria si sta svuotando lentamente, quindi, si potrà cominciare a “scegliere e non essere costretti a fare le scelte”.
“Dobbiamo fare il massimo per portare via i tre punti domani contro il Latina – ha dichiarato il tecnico – Noi iniziamo a stare meglio, ma siamo ancora un po’ pazzi. La follia alle volte fa parte di un gruppo e può anche essere positiva: cioè significa che siamo in grado di far uscire all’improvviso dal cilindro la giocata vincente. Eravamo partiti con un altro obiettivo, ma non voglio sentir più nessuno che ci accredita per la serie A, perché solo faticando ancora più di quanto fatto oggi, arriveranno i risultati. Per vincere dobbiamo essere più cattivi e più organizzati degli avversari”.
VIETATO PARLARE DI SVOLTA
“Dicasi svolta quando ti trovi dall’altra parte del tabellone e hai pochi punti dal battistrada… Siamo ancora in uno stato nel quale stiamo capendo chi siamo. Siamo una squadra che se sa di andare in campo col giusto timore e la giusta cattiveria. Il momento ci dice che abbiamo ancora solo la parvenza di una rosa che può giocarsela in un certo modo, quando il gruppo sarà al completo in termini numerici faremo discorsi diversi. Io confido sulla loro passione e sulla voglia che hanno ancora di riscattarsi per far bene. Sono un incontentabile, dobbiamo sempre fare e volere di più”.
IL POST TRAPANI
“Io non ho i capelli, ma dopo il 2-2 i ragazzi se li sono tirati tra loro e si sono detti mai più ripetere i primi dieci minuti di Trapani”.
L’allenatore dei rossoazzurri infonde serenità all’ambiente e parla del grande amore per la città e i tifosi.
“Vado in giro e mi chiedono “camaffaricustuCatania?” Io rispondo domenica vedremo. Catania è una città bellissima, adoro il mercato del pesce e le bellezze architettoniche etnee”.
Sannino ha perso Spolli per squalifica, ma domani ritroverà Calaiò al rientro dopo la sua squalifica e Rolin che non ha mai giocato per infortunio in questa stagione.
MaTo