A eccezione di medicinali e telefonia, nei settori che negli ultimi 20 anni sono stati interessati dal processo di apertura alla concorrenza, i prezzi e le tariffe sono aumentati in misura maggiore dell’inflazione: in pratica, l’obiettivo di favorire i consumatori finali non è stato raggiunto. La situazione più “clamorosa” si è verificata nel campo delle assicurazioni sui mezzi di trasporto. Dal 1994 a oggi, le tariffe sono aumentate del 189,3%, a fronte di un incremento dell’inflazione del 50,1%. In questi vent’anni le assicurazioni sono aumentate 3,8 volte in più del costo della vita.
Altrettanto preoccupante è il quadro emerso dall’analisi dei servizi bancari/finanziari. Sempre dal 1994 al 2014, le tariffe sono cresciute del 115,6%, mentre l’inflazione “solo” del 50,1%. Ciò vuol dire che le prime sono aumentate di 2,3 volte in più rispetto alla seconda.
Anche i trasporti aerei hanno fatto segnare un incremento dei prezzi molto consistente: tra il 1997 ed il 2014, infatti, sono aumentati del 71,7%. Nello stesso periodo, il costo della vita è salito del 41,5%.
I pedaggi autostradali, invece, sono stati interessati dalle liberalizzazioni a partire dal 1999: in questi ultimi 15 anni le tariffe sono mediamente cresciute del 69,9%, mentre l’inflazione del +36,5%.
Dal 2000, anche il settore del trasporto ferroviario è stato “aperto” alle aziende private. Ebbene, i prezzi dei biglietti sono aumentati mediamente del 58,3%, a fronte di un incremento dell’inflazione del 33,1%.
A partire dal 2003, anno in cui ebbe inizio il processo di liberalizzazione, il settore del gas ha subito un ritocco all’insù del prezzo medio del 43,2%: l’inflazione, invece, è salita del 23,1%.
I servizi postali, liberalizzati a partire dal 1999, hanno fatto registrare un incremento delle tariffe del 40,4%, mentre il costo della vita è salito del 36,5%.
I trasporti urbani hanno conosciuto l’apertura del settore alle aziende private solo nel 2009. In appena 5 anni l’aumento medio dei biglietti è stato del 27,3%, ma la dinamica dei prezzi è cresciuta “solo” del 9%. In pratica, i primi sono aumentati 3 volte in più della seconda.
L’energia elettrica, infine, è l’ultimo settore dove il costo della vita è cresciuto meno dell’incremento della tariffa. Dal 2007 ad oggi, i prezzi sono saliti del 13,6%, mentre le bollette elettriche del 21%.
Come si diceva, solo nella telefonia (- 23%) e nei medicinali (-12,1%) le liberalizzazioni hanno contribuito a ridurre i prezzi/tariffe, nonostante nel primo caso l’inflazione sia salita del 38,8% e nel secondo caso del 50,1%.