Che sia il classico bianco o il violetto “catanese” o che sia il cavolo o broccolo “romanesco”, (sono tutte varietà di “Brassica oleracea”), quando ne mangiamo rinforziamo le difese immunitarie e operiamo una seria prevenzione al cancro, infatti la presenza di Calcio, Potassio, Zolfo, Iodio, Ferro e Fosforo, nonché di vitamine A, B1, B2, C, K, PP e Acido Folico, rende questo ortaggio molto benefico ed energetico.
L’inverno sta terminando e le giornate iniziano ad allungarsi, è il momento per riprendere un po’ di attività fisica all’aperto, che il grigio dei mesi invernali aveva precluso, ora occorre prendere aria, ma bisogna difendersi e quale migliore maniera se non con l’alimentazione? Non dovrebbe mancare nelle nostre tavole, in questo periodo, almeno due/tre pietanze a settimana a base di cavolfiore, si trova facilmente e a buon prezzo (tra 1,50 e 2,50 euro al kg), la sua azione re mineralizzante e depurativa aiuta la ripresa per la primavera, i cavoli non contengono glutine e possono essere tranquillamente consumati anche dai diabetici. La clorofilla contenuta nel cavolo “romanesco” verde rinforza la produzione di emoglobina ed è dunque molto utile a chi soffre di anemia.
Le ricette sono tante, dal semplicemente lesso, alla schiacciata. Ve ne proponiamo due molto gustose e semplici da realizzare, suggerite dalla signora Nilda.
Cavolfiore con la besciamella: una volta bollito il cavolfiore in acqua salata (circa 10 minuti in acqua bollente), lo si scola e appena freddo si mette a ciuffi in una terrina da forno leggermente unta di olio, ricopriamo di besciamella, formaggio, sale, pepe e noce moscata, informiamo per circa 15 minuti a 180.
Crocchette di cavolfiore: lessare un cavolfiore in acqua bollente salata per circa dieci minuti, quindi sgocciolatelo. In un tegame lasciate fondere del burro, saltate il cavolfiore messo a ciuffi per dieci minuti, salare e lasciare intiepidire, quindi frullate o passare il cavolfiore così cotto. Amalgamare il composto con un uovo, del formaggio grattugiato a piacere, del prezzemolo tritato, un pizzico di noce moscata, poco sale e pepe secondo gusto, infine aggiungere tanto pangrattato quanto serve per ottenere un composto abbastanza fermo.
Prendere il composto con un cucchiaio e formare delle crocchette, infarinatele leggermente, passatele nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato. Friggere le crocchette in abbondante olio bollente. Asciugatele su carta assorbente da cucina. Da provare anche nella versione al forno (stessa preparazione, per la cottura le crocchette vanno adagiate in una pirofila e cotte al forno a 180° per 10/15 minuti). Ottime sia calde, sia fredde.
Antonio Luca Cuddè