Blackout per il Catania a Bologna: al Dall’Ara i rossoazzurri perdono 2-0, abbandonando così anche tutti i sogni play off che avevano accarezzato dopo le 5 vittorie consecutive. Un Catania che sembra la brutta copia di quello visto nell’ultimo mese, affronta un Bologna più motivato. I rossoazzurri finiscono anche in dieci un match che non li ha mai visti essere propositivi. Cattiva prestazione, dunque, per gli etnei, che come i gamberi compiono più di un passo indietro dopo i 15 punti consecutivi ottenuti contro Avellino, Varese, Trapani, Latina e Ternana.
La formazione
Dario Marcolin opta per un ampio turnover e mette in campo una formazione convincente solo in parte. Conferma per Gillet tra i pali. A causa dell’assenza in difesa di Del Prete, l’allenatore degli etnei mette dal primo minuto Belmonte, recuperato solo negli ultimi giorni dopo settimane in cui ha combattuto con un fastidioso infortunio. Al centro, turno di riposo per Schiavi, al suo posto c’è l’argentino Sauro. Completano il reparto arretrato Ceccarelli e Mazzotta. Novità a centrocampo: Sciaudone resta fuori dall’undici titolare. In mediana va Castro al fianco di Coppola e Rinaudo. È Rosina a ispirare Maniero e Calaiò.
La partita
Si gioca sotto una pioggia battente. Il Catania inizia male e, invece, di essere propositiva resta a guardare il Bologna, che costruisce l’azione. La gara non è per nulla spettacolare, poche le occasioni dall’una e dall’altra parte. I rossoazzurri riescono a essere pericolosi solo una volta, con Mazzotta che crossa in area e Calaiò che non riesce a concludere in rete. La pioggia condiziona il match, il pallone fatica e rimbalzare e costruire un’azione degna di tale nome non è semplice. Il Catania è più spento rispetto a quello visto nelle ultime cinque gara, capace di fare 15 punti consecutivi. E così, poco prima della fine del primo tempo il Bologna passa con un’azione veloce, che Cacia concretizza nella maniera migliore. La seconda frazione di gioco inizia con gli stessi 22 della prima: nessun cambio per le due formazioni. I siciliani hanno un’occasionissima per pareggiare al quarto d’ora, quando Rosina pennella un cross sulla testa di Sauro, che tuttavia non riesce a centrare di testa la porta. Marcolin decide, dunque, di tentare la carta Martinho, inserito al posto di Maniero. Poco dopo, gli etnei restano in dieci per l’espulsione di Calaiò, che viene prima ammonito per una brutta entrata su un avversario e poi espulso per le successive proteste. Al 70esimo a causa della copiosa pioggia un blackout colpisce il Dall’Ara, che resta completamente al buio. Funzionano solo poche luci, ma i riflettori ai lati del campo sono tutti spenti. Situazione curiosa: i riflettori tornano a riaccendersi dopo l’intervento dell’elettricista, ma nel frattempo la partita resta in standby per dieci minuti. Alla ripresa il Catania è ancora più confuso e subisce anche il secondo gol con una magia di Sansone, che approfitta di una lettura sbagliata della difesa etnea. Finisce 2-0 con il Catania che ha tanto da rivedere. Partita molto nervosa. Sei gli etnei ammoniti: Ceccarelli, Mazzotta, Castro, Sauro, Belmonte e Capuano un espulso, il capitano Emanuele Calaiò.
Prossimo match
Si torna in campo già sabato 2 maggio alle 15:00 al Massimino contro il Livorno dell’ex capitano rossazzurro Marco Biagianti. Mancherà Calaiò per squalifica.
Antonietta Licciardello