Gli ingegneri catanesi in cerca di innovazione anche per sostenere i giovani nell’avvio alla professione. È stato questo il tema dominante dell’Assemblea dell’Ordine della Provincia di Catania che si è svolta nei giorni scorsi. «Uscire dalla crisi e pensare di ritornare agli anni ’80 e ’90 è un grandissimo errore: dobbiamo superare questo momento con le nostre energie ed essere pronti alle nuove richieste che il mercato ci imporrà. La nostra attività è incentrata in questa direzione, per questo motivo, dobbiamo essere coesi e orientati verso l’innovazione», ha sottolineato nel suo intervento il presidente Santi Maria Cascone al fine di superare la crisi e affrontare nel migliore dei modi il momento storico attuale. Le congiunture economiche degli ultimi anni hanno costretto numerosi professionisti a chiudere i loro studi, e giovani intelligenze a lasciare la loro terra per cercare occasioni di lavoro all’estero. Una realtà che accomuna numerose professioni e che spinge i protagonisti alla costante ricerca dell’innovazione e dell’avanguardia senza mai trascurare la formazione: «L’innovazione impone e imporrà – ha affermato Cascone – un accrescimento delle competenze, una rivisitazione dei processi organizzativi e un avanzamento del progetto che sarà sempre più rivolto all’impiego di nuovi materiali e di tecnologie d’avanguardia. Tutto ciò richiede una continua qualificazione delle risorse umane. Questa è la mission del Consiglio dell’Ordine che mira ad accrescere l’attività formativa dei suoi iscritti attraverso l’impegno della Fondazione, presieduta da Mauro Scaccianoce, e la collaborazione con l’Università degli Studi di Catania». Formazione che «costituisce – come ha sottolineato Scaccianoce – un’opportunità per gli oltre cinquemila iscritti della provincia catanese, che in occasione degli eventi formativi possono confrontarsi sui temi della professione e dunque superare le difficoltà facendo squadra. La Fondazione intende inoltre garantire la formazione non solo ai liberi professionisti ma anche ai dipendenti pubblici e privati, intercettando gli aspetti innovativi della professione per consegnare ai colleghi un expertise che consenta loro di affrontare le nuove sfide all’interno di un mercato del lavoro, oggi certamente più globale e diverso rispetto al passato».
Tra le novità strettamente legate all’ambito della formazione, c’è l’idea di istituire, a partire da giugno 2015, una manifestazione con premi di laurea agli studenti meritevoli nei tre settori dell’ingegneria. Un elemento in più per sostenere i giovani che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro. Durante l’Assemblea ampio spazio è stato dato all’approvazione del bilancio consuntivo 2014 e di quello preventivo 2015, curata dal tesoriere Giuseppe D’Urso. Presente anche il segretario dell’Ordine Alfio Grassi.
La forte sinergia dell’Ordine catanese con il Cni – Consiglio Nazionale Ingegneri, è stata sottolineata in assemblea dal consigliere Gaetano Fede che ha evidenziato le numerose iniziative nazionali messe in campo nell’ambito della Rete delle Professioni. «L’Ordine di Catania – ha detto Fede – ha messo a frutto le tante iniziative utili al territorio», tra cui la convenzione con l’Uni (l’Ente nazionale italiano di Unificazione) e quella recentemente sottoscritta con il Comitato Elettrotecnico Italiano».
È tornato a parlare di formazione Carmelo Maria Grasso, vicepresidente della Scuola Superiore di Formazione Professionale per l’Ingegneria: «A più di un anno dall’entrata in vigore della formazione obbligatoria – ha sottolineato – la maggior parte degli ingegneri catanesi ha mantenuto il suo patrimonio crediti, nello stesso tempo i costi sostenuti per la formazione non sono aumentati rispetto a quando era assente l’obbligo». L’Ordine degli Ingegneri di Catania, inoltre, è l’unico ad aver organizzato un convegno incentrato sull’Expo 2015, con un excursus a partire dalle sue origini.