Brutto ko esterno per il Catania, che a Brescia becca 4 gol e mostra di aver fatto notevoli passi indietro sul piano mentale e del gioco. Gli etnei perdono 4-2 e a prescindere dalle motivazioni, che in questa partita hanno fatto la differenza, questo match ha dato un segnale evidente che i siciliani hanno staccato la spina. La salvezza aritmetica non è ancora stata acquisita e dunque la partita di sabato prossimo contro il Cittadella diventa in tal senso determinante. Il Catania deve vincere per evitare di essere risucchiata nei play out.
Le scelte il Marcolin
In porta l’allenatore dei rossoazzurri ha scelto di affidarsi nuovamente a Gillet, che risolti i problemi alla schiena si è ripreso il suo posto come titolare e, dunque, Terracciano si è nuovamente accomodato in panchina. Senza l’acciaccato Del Prete e lo squalificato Mazzotta, in difesa l’allenatore opta per una soluzione in parte sperimentale con Belmonte a destra e Capuano a sinistra. Al centro, invece, spazio alla consolidata coppia Ceccarelli – Schiavi. Nessuna novità tra la mediana e l’attacco: tutto come previsto alla vigilia. Rinaudo, Sciaudone e Coppola sono stati inseriti a centrocampo dal primo minuto, mentre in attacco Rosina è stato preferito a Castro per ispirare Maniero e Calaiò.
La partita
Il Catania inizia la gara in maniera più determinata rispetto ai padroni di casa, ma poi si spegne totalmente. I lombardi reagiscono immediatamente, perchè hanno un solo risultato utile possibile: la vittoria, per provare a restare aggrappati alla serie B. Gli etnei riescono anche a passare al quarto d’ora con Calaiò, ma l’arbitro Manganiello di Pinerolo annulla per fuorigioco. Poi in campo sembra esserci una sola squadra e non è quella di Dario Marcolin. A passare in vantaggio sono le rondinelle con Sestu al minuto 22. Ma bastano appena 8 minuti alla formazione allenata da Alessandro Calori per raddoppiare. Di Cesare firma il secondo gol. Il Catania prova a reagire con Sciaudone che stacca di testa su cross di Capuano, ma Arcari fa il miracolo mandando il pallone in angolo e togliendolo dall’incrocio. Poi è Maniero a tentare la conclusione a rete, ma coglie la traversa e Calaiò sulla ribattuta non riesce ad accorciare le distanze.
Nel secondo tempo Dario Marcolin sceglie di giocarsi la carta Castro. L’argentino sostituisce un impalpabile Maniero. I secondi 45 minuti sono molto noiosi e il Catania non riesce a essere mai veramente pericoloso. L’allenatore prova, dunque, a inserire energie fresche mandando in campo Raphael Martinho, che tuttavia non riesce a dare la scossa sperata. Il gol per i siciliani arriva al minuto numero 72, grazie a una bella azione di Ciro Capuano – che merita una menzione speciale in questa giornata per averci messo sempre il cuore –che è finalizzata al meglio da Rosina. Il 2-1 dovrebbe invogliare i rossoazzurri a trovare anche il pareggio, invece, li spedisce inspiegabilmente ancora più del baratro, tanto che i padroni di casa di gol ne fanno altri 2 con Da Silva e Benali. Arriva poi anche l’inutile gol del 4-2 con Castro.
Il prossimo match
Il Catania ospiterà in casa il Cittadella nella penultima giornata di serie B. Alle 15:00 di sabato 16, al Massimino, gli etnei sperano di salutare i propri tifosi con una vittoria per archiviare così una stagione cominciata male e per certi versi proseguita peggio, che ha visto la formazione rossazzurra a un passo dal baratro. La salvezza, che ha un importante significato non solo calcistico non è ancora stata conquistata matematicamente e dunque guai ad abbassare la guardia.
Antonietta Licciardello