Installazioni, gioielli, abiti. Ci sarà di tutto al Madeinmedi 2015 che si svolgerà sabato 13 giugno al Palazzo Biscari di Catania, ma soprattutto ci saranno loro i ragazzi dell’Accademia Euromediterranea i veri protagonisti non solo di questa sfilata che si terrà a Palazzo Biscari ma del futuro prossimo che ci attende. Sono loro lo sguardo al mondo del lavoro che sta nascendo e sono in molti ad aver scelto mestieri di una volta, quelli che si fanno con le mani per intenderci. Sono stati affascinati dal mondo patinato dei vip o è passione vera la loro? Li abbiamo intervistati, tutti sarebbe stato impossibile, scegliendone due per ogni settore.
CATEGORIA ARTE
Daniela Latella e la voglia di osare
Daniela Latella ha 22 anni ed è nata a Reggio Calabria. «Coltivo la passione per la moda fin da piccola, sono cresciuta tra la passione e il lavoro delle zie e della nonna. Finito il liceo ho frequentato uno stage presso un atelier grazie al quale mi sono ho capito che quella della moda fosse la strada “cucita su misura” per me. Da qui la scelta di iniziare il percorso accademico con l’Harim. In questi anni accademici sto crescendo sempre di più anche dal punto di vista grafico, partecipando ad alcuni contest sia all’interno sia all’esterno dell’ambito accademico: la copertina per un libro, il contest “name bag” in accademia o ancora, “refashion jeans” nella quale per la prima volta una lavorazione particolare ad uncinetto realizzata da me ha sfilato in passerella. «Realizzare questa installazione vuol dire mettere alla prova il mio estro avendo a disposizione delle zip e un colore. Ho scelto di non essere influenzata da uno stilista in particolare ma di creare qualcosa di unico. Linee semplicissime danno forma al mio vestito, così le cerniere diventano dei tagli e il nero è un intreccio di tulle lavorato ai ferri! Per l’istallazione “Color Block” ho realizzato il mio “twine” un intreccio di monocolore legato da cerniere fluo! “Color Block” è una di quelle installazioni dove mente, passione ed estro sono in mostra per un bel fine: la voglia di osare».
CATEGORIA ARTE
Marta Romano sogna Yves Saint Laurent
Marta Romano ha ventun anni e fin da piccola ha coltivato la passione per la moda. Nata in una famiglia di artisti, “non potevo che avere delle belle doti artistiche anch’io – ci dice sorridendo -. La moda è un mondo così grande e intrinseco che coinvolge solo chi sa capirlo. Sto studiando proprio per questo: conoscerne tutte le sfaccettature possibili e immaginabili e arricchire il mio talento. Mi sono dedicata completamente agli studi e non ho ancora alcuna esperienza lavorativa nel settore. Ho due grandi punti stilistici di riferimento, Yves Saint Laurent diretto oggi da Hedi Slimane e Versace condotto dalla mirabile Donatella, che seppur differenti riescono a trasmettermi grandi emozioni”.
Marte sei mai stata alla Biennale di Venezia o ad ArteFiera a Bologna?
«Non sono mai stata in nessuna delle due grandi e notevoli rassegne internazionali d’arte contemporanea, ma sono senz’altro delle mete da visitare nel più breve tempo possibile. Il Color Block s’ispira all’arte e la regola fondamentale è creare contrasto, come quello creato in questa installazione di capi Neri e Bianchi nella quale padroneggiano delle spiccanti cerniere “Giallo Fluo”».
CATEGORIA GIOIELLO
Roberta Ruggeri, passione rinascimentale
«Volevo usare le mani. Ecco cos’è che mi ha spinto a studiare jewel design. Mi ritrovavo fin da piccola a guardare affascinata le vetrine delle gioiellerie e volevo questo. Intraprendere un lavoro che definisco sogno. I gioielli che ho realizzato sono stati solo a scopo accademico. Credo che il gioiello in tutte le sue espressioni sia arte, anzi di più è l’arte per eccellenza.
«I metalli che di solito utilizzo non sono solo quelli preziosi, mi piacciono molto l’ottone e l’alpacca. Ogni qual volta lavoro al banchetto provo sempre sensazioni straordinarie. Non mi identifico con nessun gioiello famoso della storia. Mi identifico invece nello stile fiorentino rinascimentale».
CATEGORIA GIOIELLO
Rossella Margaglio e la forma delle idee
«Ho iniziato a studiare i gioielli per passione – si racconta di getto Rossella Margaglio -. Una passione che ho avuto da sempre, sin da piccola, per la creatività e per il lavoro manuale. Ma ho anche tanta voglia di rompere gli schemi a quella rigidità di studi di architettura in cui mi sono diplomata. La rigidità mi blocca, mi frena e non mi fa sentire libera di spaziare con la fantasia. Ho creato dei gioielli di bigiotteria e pur non avendoli esposti sono riuscita a venderne diversi pezzi. Li ho realizzato con il fimo, una pasta sintetica che si può modellare facilmente e cuocere in un forno comune.
L’arte per me si trova in qualunque forma che riesce a trasmettere emozioni e io ho trovato come mezzo i gioielli e l’arte orafa. Mi affascina la manualità e la minuziosità che questo mestiere richiede. E mi emoziono mentre vedo le mie idee che si concretizzano tra le mani. Se dovessi scegliere con chi identificarmi penserei di certo a Renè Lalique perché raffigura spesso elementi naturali».
CATEGORIA MODA
Il fashion sistem di Francesca Gangemi
«Credo che ognuno di noi abbia un mondo a cui appartenere, io sono completamente immersa dal fashion sistem. Sicuramente per la prima volta vedremo una collezione menswear al MIM. Ho voluto fondere lo sportwear a uno stile a tratti classico dai toni neutri, ma tutti con un filo conduttore, quello dei materiali tecnici. Vestirò un ragazzo sportivo dal carattere molto forte, mantenendo un equilibrio attraverso i toni di colore tra l’oscurità e il candore. I Tessuti tecnici attualmente sono quelli che preferisco, ma ogni stagione ce ne sono di nuovi».
Hai già creato abiti tuoi?
«Sì, soprattutto nel corso dei quattro anni accademici, ho sperimentato un po’ di tutto dal pantalone all’abito da donna alla giacca per uomo».
Sei stata alla settimana della moda a Milano?
«Sì, ci sono stata quest’anno, visitando show room e presentazioni di collezione. Alcune delle case di moda che preferisco si trovano in Francia, ma finito il mio corso di studi andrò ovunque ci sarà la possibilità di concretizzare quello per cui sto studiando».
CATEGORIA MODA
Federica Rao e i tessuti “spalmati”
«Pur essendo un campo non facile in cui inserirsi, ho scelto questo settore perché mi dà soddisfazioni e sento di non voler fare altro nella vita. Sulla passerella sfileranno look invernali dalle linee semplici ma lontane dal concetto di minimal data la scelta dei tessuti. La collezione è fortemente womenswear, il target va dai 20 ai 35 anni. I tessuti che amo di più sono quelli di ultima generazione, tessuti tecnici, plastificati, spalmati, forati. Questa è la prima volta che creo abiti, mai fatto prima di adesso. «Sono stata a Milano per la fashion week fall winter 2015 e anche se non ho una destinazione precisa, ma sarei disposta anche a lasciare l’Italia pur di realizzarmi in questo settore».
Monica Adorno