Aspettando il giorno del giudizio – al massimo entro il 23 di agosto si consocerà il futuro dei rossoazzurri – proviamo a fare un po’ di chiarezza sulla pena sportiva che aspetta i siciliani e sui presunti acquirenti della Società Calcio Catania 46. Il patron degli etnei, Nino Pulvirenti, ha deciso di collaborare con il procuratore Stefano Palazzi, colui che rappresenta la Figc nel processo sportivo relativo alla vicenda “I treni del gol”. L’avvocato Palazzi ha già deferito il Calcio Catania per responsabilità diretta, con l’aggravante dell’associazione. Il reo confesso Pulvirenti, proprio oggi pomeriggio, accompagnato dagli avvocati penalisti Giovanni Grasso e Fabio Lattanzi, oltre che dal legale del Catania, Eduardo Chiacchio, è stato interrogato in Procura FIGC. L’audizione, chiesta dallo stesso imprenditore di Belpasso, è durata più di sei ore nel corso della quale Pulvirenti ha ammesso di “non sapere cosa succederà, ma di aver fatto la sua parte”. Di avere, cioè “collaborato con Palazzi, così come aveva già fatto con la Procura di Catania”.
Quasi certa la retrocessione in Lega Pro
Grazie alla volontà di collaborare del numero uno dei rossazzurri – un modo per alleggerire la posizione della Società – il Catania eviterà la serie D. A questo punto sembra certa la retrocessione in Lega Pro con una penalizzazione non eccessiva, che possa comunque permettere agli etnei, con una buona programmazione, di ottenere una salvezza a mani basse e perché no, anche un’immediata promozione in B. Prima di fare voli pindarici è però necessario aspettare il deferimento. L’accusa resta pesante: Pulvirenti avrebbe combinato cinque partite dello scorso campionato di Serie B con lo scopo di salvare il Catania dalla retrocessione in Lega Pro.
La cordata di imprenditori
Per quanto riguarda, invece, le trattative per la possibile cessione della squadra sono tanti, forse troppi, i dubbi che permangono. Gli imprenditori catanesi, con il gruppo Costanzo in testa, che avrebbero dovuto acquistare la società avevano chiesto un parere tecnico all’ex amministratore del Catania, Pietro Lo Monaco (che per questo si era recato in Comune a discutere con l’assessore Girlando), sul reale valore della società e su come costruire un pronto rilancio. Ma la cordata ha fatto un passo indietro dopo aver rilevato la volontà di Pulvirenti a non volersi mettere realmente da parte.
Attualmente sono, invece, ancora in corso le trattative con la Holding Svizzera rappresentata in Italia da Massimo Biondi, che sembra interessata all’acquisto del Calcio Catania 46. L’azienda ha formalizzato un’offerta si attende la risposta della società di via Magenta.
Intanto a Torre del Grifo è iniziato il ritiro
Mentre si attende di sapere quale sarà la serie dalla quale il Catania ripartirà la prossimo stagione, a Torre del Grifo Village si sono riuniti i calciatori rossoazzurri per iniziare il ritiro. Divisi in quattro gruppi, i giocatori siciliani da oggi si stanno sottoponendo ai test atletici e alle visite mediche di rito che concluderanno giovedì 30 luglio. Dopo i test atletici che verranno effettuati prima in palestra e successivamente in campo, con e senza palla, la squadra sotto lo sguardo attento di mister Giuseppe Pancaro inizierà venerdì 31 luglio il ritiro pre-campionato. A completare lo staff tecnico insieme a Pancaro ci sono: Vito Tamarro, allenatore in seconda, Ruben Scotti, preparatore atletico ed Emanuele Manitta, preparatore dei portieri. Manitta è nato a Caltagirone, è laureato in scienze motorie e fa parte del settore giovanile dei rossazzurri dal 2012.
Arrivi e partenze
Nonostante l’incertezza sul futuro, non è mancato l’entusiasmo tra i giocatori, sebbene molti di loro non sanno ancora se faranno parte del progetto Catania per il prossimo anno. Ha già salutato i compagni Nicola Belmonte, che è stato ceduto al Perugia a titolo definitivo. Per uno che va, un capitano torna. Davide Baiocco, che era già stato accostato agli etnei prima dell’arresto di Pulvirenti e avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di direttore sportivo o general manager nella prossima stagione, ha deciso di sposare ugualmente il progetto Catania, nonostante il terremoto che ha colpito la società di via Magenta. Ha quarant’anni il centrocampista di Perugia, che lo scorso anno ha giocato con l’Akragas, ma l’entusiasmo e la vitalità sono quelle di un ragazzino. E, quindi, si metterà a disposizione della società, per ricoprire qualsiasi ruolo voglia la nuova dirigenza: fuori o dentro il campo.
Nuovo sponsor tecnico
Si cambia tutto: c’è un nuovo sponsor tecnico per gli etnei che a partire dalla prossima stagione sportiva 2015/2016 vestiranno Macron. E noi ci chiediamo in base a quale criterio sarà stata valutata la cifra per decretare il main sponsor che ovviamente dovrebbe pagare di più per una squadra di serie A, un po’ meno per una di serie B e meno ancora per una che gioca in Lega Pro. La percentuale dovrebbe scendere ancora, ovviamente, se la squadra milita in serie D. Così giusto per dare qualche numero voci di corridoio ben informate dicono che un main sponsor di serie B, o da una piccola di A, meno di uno due milioni di euro non dovrebbe offrire.
Antonietta Licciardello