Un appuntamento importante quello che si è svolto oggi pomeriggio a Militello. Anzi due appuntamenti: la presentazione del progetto “Sulle trame della spiritualità”, gestione conservativa della collezione tessile del Museo di San Nicolò e l’intitolazione della Sala Espositiva a Umberto Campisi.
Umberto Campisi è stato un pilastro storico del Museo di Militello per il quale aveva lavorato, prima come volontario, sempre pronto a fare tutto quello che serviva per l’apertura del Museo, e dopo come custode e guida, una volta che la collettività tutta e lui in prima linea, erano riusciti a renderlo fruibile a cittadini e turisti. Purtroppo la morte prematura di Campisi ha messo un punto al suo desiderio di vedere inaugurato il Museo per la parte di esso dedicata alla custodia e all’esposizione di una importantissima collezione di paramenti sacri, custoditi nella Chiesa di San Nicolò SS. Salvatore e nelle chiese minori. Una collezione di diverse centinaia di paramenti – più di 700 in effetti – realizzati dal 1500 in poi e messi ora insieme e fruibili dal pubblico grazie al contributo della Regione, dei Beni Culturali e dell’intervento del Centro Regionale per il Restauro di Palermo.
Ecco perché oggi Militello festeggia due volte un evento che è stato non solo il sogno di Umberto Campisi ma di tutta la comunità di Militello: veder trasformati in opere d’arte da offrire al pubblico quei paramenti sacri che fino a ieri erano quasi una collezione fruibile da pochi privati. Un altro step importante che, volente o nolente, fa coppia con la mostra delle sculture di Girolamo Bagnasco inaugurata il 9 agosto sempre a Militello e che sancisce, oggi più di ieri, la città del tardo-barocco quale punto di riferimento dell’architettura e dell’arte religiosa.
E se noi lo stiamo solo annunciando, le personalità presenti oggi pomeriggio al Museo di Militello lo hanno confermato. Agli ospiti previsti all’inaugurazione Franca Barbanti, direttrice del Museo, Don Giuseppe Federico, presidente del Museo, Giuseppe Fucile, sindaco di Militello, Fulvia Caffo, Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Catania, Enza Cilia Platamone, direttrice del Centro regionale per la Progettazione e il Restauro, Claudio Paterna, direttore dei lavori, si sono aggiunte la famiglia dello scomparo Umberto Campisi oltreché i due deputati nazionali militellesi l’on. Giovanni Burtone e l’on. Mario Caruso nonché il prof.arch. Giuseppe Pagnano, progettista del Museo San Nicolò e la dott.ssa Rita Di Trio curatrice della mostra di Girolamo Bagnasco.
Monica Adorno