La notizia era nell’aria e si attendeva solo il giorno dell’ufficialità: è arrivata ancora una penalizzazione per il Catania a causa dei ritardi degli emolumenti dello scorso aprile. Il Catania pagherà dunque con un ulteriore meno 2, le inadempienze CO.VI.SO.C. A stabilire la nuova sanzione è stato il Tribunale Federale Nazionale della FIGC, presieduto dall’avvocato Sergio Artico che ha deciso anche di inibire per 4 mesi l’ex amministratore unico del Catania, Carmelo Antonio Milazzo. Il dirigente etneo paga il ritardo con il quale è stata presentata la fideiussione bancaria di 600mila euro
necessaria per l’iscrizione in Serie B e la non presentazione della dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti, fino al mese di aprile 2015, ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo, che dovevano essere entrambe depositate entro lo scorso 30 giugno. Questo ha comportato anche una responsabilità diretta nei confronti della società Calcio Catania, che è dunque, stata sanzionata con una multa di 500 euro e altri 2 punti di penalizzazione da scontarsi nella stagione sportiva attuale che vede gli etnei impegnati in Lega Pro, girone C. Sono state ritenuti attenuanti irrilevanti il fatto che Milazzo avesse assunto la carica solo qualche giorno prima del 30 giungo 2015 e che i precedenti dirigenti fossero stati colpiti da provvedimenti di custodia cautelare. Il Catania il prossimo 24 novembre saprà se la sua richiesta di ricorso sui 9 punti di penalizzazione inflitta dopo la vicenda “I Treni del Gol” sarà accolta, e la penalità sarà dunque ridotta a 5, ma intanto la classifica con questi 2 ulteriori punti segna un inesorabile -11, che spedisce gli etnei a quota 6 cioè al diciassettesimo posto in piena zona play out.
Antonietta Licciardello