Catania – “Il futuro dell’Europa è la Sicilia. La salvezza dell’Europa è la Sicilia. Il Nord ha fallito, è il momento del Sud”. Ne è convinto Maurizio Caserta, professore ordinario di Economia Politica dell’Università di Catania, che scommette su un nuovo progetto sul quale mette nome e cognome: “Mediterraneo, Sicilia, Europa – Progetto Maurizio Caserta” un’associazione senza scopo di lucro fondata insieme con Sofia Di Maria Santuccio, Aldo Premoli ed Emma Averna.
“Nessun paese in questo continente si salverà da solo” aggiunge Casera, e questo è uno dei passaggi chiave di “Mediterraneo, Sicilia, Europa – Un modello per l’unità europea”, il libro scritto a quattro mani dal professore catanese e dal giornalista e scrittore milanese, da tempo trapiantato a Catania, Aldo Premoli. Il testo pubblicato dalla Malcor D’ edizioni verrà presentato oggi, mercoledì 15 giugno, all’interno della Sala Pegaso 3 dell’Hotel Sheraton di Aci Castello. L’appuntamento è fissato per le 18.30 e insieme agli autori saranno presenti Lucio Caracciolo, fondatore della rivista Lime, e Alberto Martinelli, professore emerito dell’Università di Milano, con i quali si discuterà del volume che nasce da una apparente dissonanza cognitiva: la Sicilia tanto ricca di risorse, quanto povera di redditi.
Gli autori, dopo avere analizzato tutte le teorie che hanno cercato di spiegare quel che appare qualcosa di irrisolvibile, propongono una soluzione inedita, tracciano un nuovo sentiero. La dissonanza è originata dall’identità violata. “Se volessimo utilizzare il concetto di genere – affermano – potremmo dire che alla Sicilia è stato imposto un percorso transgender suo malgrado. Le sue risorse, le sue vocazioni, il suo patrimonio sono stati sottoposti a una torsione che li ha snaturati. Ricava poco da ciò che possiede perché utilizza male la sua ricchezza”.
Insomma, alla Sicilia è stato imposto un livello di sviluppo che non le era congeniale, perché così è stato deciso da una storia di scambi e intrecci fra élite, che come unico scopo ha avuto quello di curare interessi personali, sfruttando il territorio e lo stato di necessità in cui è stato scientificamente mantenuto il popolo. Ma il libro regala molto altro. La vicenda siciliana sembra offrire una buona chiave di lettura per comprendere quel che sta avvenendo in Europa. Una Sicilia che giocoforza ormai è il crocevia del destino di milioni di esseri umani che hanno il diritto di sperare in un futuro migliore raggiungendo il Vecchio Continente. Una Sicilia che, nonostante le problematiche interne, è maestra di accoglienza e solidarietà. E “Mediterraneo, Sicilia, Europa. Un modello per l’unità europea” lancia una sfida: l’Europa, e con essa la Sicilia, conserverà la sua identità soltanto se si aprirà, accogliendo forze e idee nuove, accettando la sfida dell’integrazione e dello sviluppo, che nel testo viene analizzata, argomentata accuratamente col supporto anche di dati statistici, tabelle, schede. Il Mediterraneo offre una straordinaria opportunità di salvezza. E proprio da qui, dalla Sicilia, dal sud d’Europa, può partire un grande processo di innovazione destinato ad estendersi al resto del continente.