Lo spettacolo itinerante promosso da Officine Culturali, Ance Giovani e Università di Catania. In scena nel Chiostro di Ponente fino a domenica, sul palco Pamela Toscano, Evelyn Famà e Carlo Ferreri. Sabato e domenica spettacoli, alle 20 e alle 21.45
Catania – Inizia stasera, venerdì 22 luglio, al Monastero dei Benedettini un nuovo percorso teatrale che ancora una volta sarà protagonista di un nuovo esperimento artistico frutto della collaborazione tra artisti, studiosi, creativi e imprenditori. Officine Culturali, con la collaborazione di Ance – Giovani e l’Università degli Studi di Catania, insieme con Pamela Toscano, Evelyn Famà e Carlo Ferreri in occasione di Porte Aperte all’Università 2016 vogliono raccontare una vecchia storia a chi avrà voglia di ascoltarla. Nel più antico chiostro del Monastero, quello di Ponente, cose apparentemente inanimate prenderanno vita per condurre gli spettatori alla riscoperta di una storia reale e immaginaria, onirica e concreta.
“Fonte a Ponente Luna Crescente” è una favola, in circa 60 minuti, in cui i tre attori, Pamela Toscano Evely Famà e Carlo Ferreri, interpretano 12 personaggi (monaci, ginnasti, animali parlanti, fontane cantanti) per raccontare 500 anni di storia del Monastero, della città e dell’Italia. Il registro giocoso e fantastico, che caratterizza tutta la messa in scena, poterà gli spettatori alla riscoperta, sotto nuova luce, dei due chiostri, quello di Levante e quello di Ponente, attraverso gli occhi di chi ha visto passare la storia davanti a sé: dalla fondazione del Monastero, al terremoto del 1693, alla confisca da parte dello Stato Regio, fino al restauro dell’Università per opera di G. De Carlo. Il percorso si configura come una visita guidata teatralizzata in cui i personaggi immaginari regaleranno un effetto straniante e tragicomico. Lo spettacolo itinerante vuole sottolineare come il patrimonio culturale sia fonte di identità per la comunità.
Lo spettacolo rientra in un processo di comunicazione ed educazione al patrimonio culturale più lungo che vede l’associazione Officine Culturali impegnata in attività di ricerca e sperimentazione da diversi anni. L’idea, condivisa dai tre artisti coinvolti e da Ance – Giovani, è quella di poter utilizzare anche linguaggi performativi per raccontare i luoghi, ma soprattutto per creare nuova conoscenza, per fornire nuovi spunti e impulsi a chi dell’arte ne ha fatto il mestiere, per guardare al passato per dare un senso al nostro futuro.
La prima dello spettacolo, venerdì 22 luglio è riservata ai soci Ance, le repliche aperte al pubblico sono previste per sabato 23 e domenica 24 luglio alle ore 20:00 e 21:45. Per partecipare è necessaria la prenotazione ai numeri 095.7102767 – 334.9242464. Il costo del biglietto è di 9,00€ (intero) e 7,00€ (ridotto Monastero CARD + accompagnatore; studenti).
Le note di regia
Una fonte d’acqua zampilla, sussurra, canticchia e si trasforma in fonte storica per raccontare 500 anni di storia. Nel più antico chiostro del Monastero dei Benedettini prende vita un racconto a volte realistico, a volte surreale, a volte attendibile, a volte onirico, a volte tragico, a volte comico, in cui persino le cose inanimate, immobili da secoli, prendono vita per mostrarci cosa hanno visto e ascoltato.
In questa nuova avventura, sotto lo sguardo vigile della luna che illumina le notti del Chiostro di Ponente, persino la fontana canta la sua triste vicenda. I monaci, gli inquisitori, i ginnasti, gli architetti e le rane parlano, gracidano, si muovono e disegnano un mondo antico, reale e immaginario con echi di sogni e di incubi, fino a giungere al presente.