È stata scelta Catania come apripista perché il suo tessuto imprenditoriale è formato soprattutto da piccole-medie imprese che valgono, per il territorio, quanto la Fiat
Catania – Gli accordi interconfederali sulla rappresentanza e la detassazione dei premi di produttività, già sottoscritti a livello nazionale lo scorso 26 luglio tra Confapi e Cgil, Cisl e Uil sono stati siglati ieri pomeriggio a Catania nella sala “Mico Geraci” della Uil. Le firme erano quelle di Francesco Napoli, vice presidente nazionale Confapi con delega per la Sicilia e i segretari provinciali Giacomo Rota per la CGIL e Fortunato Parisi per la UIL e Maurizio Attanasio in rappresentanza della Cisl.
“Stasera abbiamo firmato un accordo importante – ha affermato Napoli a margine della firma – sulla detassazione dei premi in denaro o in welfare che verranno erogati ai dipendenti sui servizi previsti dalla Legge di Stabilità 2016 e rafforzati da quella del 2017. Detassare significa risparmiare sia per il dipendente sia per l’impresa. Quella di stasera è una grande conquista che verrà sviluppata ancor meglio in futuro. E in questo futuro si parlerà sempre di più di welfare attivo messo in atto da enti bilaterali. Gli accordi che abbiamo sottoscritto come Confapi con Cgil, Cisl e Uil, a luglio, prevedono di destinare – continua Napoli – altre importanti risorse per servizi sanitari, buoni libri e servizi in genere.
“Abbiamo introdotto, e ho trovato una piacevole condivisione da parte dei segretari provinciali, una sorta di innovazione nei rapporti industriali. Mentre prima era il vertice a imporre la linea ai territori oggi dobbiamo pensarla come a una piramide rovesciata in cui è la base, il territorio quindi, ma anche i distretti o l’azienda che possono lavorare seriamente per una contrattazione territoriale di secondo livello”.
Questi accordi valgono anche per le imprese che non hanno dipendenti?
“Anche le imprese individuali senza dipendenti vedono nel titolare il primo dipendente. A loro soprattutto verranno offerti servizi per alleggerire o provare a facilitare i rapporti con le banche, poi proponiamo la consulenza per l’internazionalizzazione. E non va dimenticata l’importanza di una rappresentanza – conclude Napoli – tramite un’associazione presente nel territorio”.
Un accordo, quello firmato a Catania, che coinvolge solo la provincia etnea ma che potrà essere recepito da altre province o territori. “Si tratta pur sempre di un accordo nazionale – ha commentato Giacomo Rota condividendo il pensiero di Parisi e Attanasio – che deve essere recepito da tutti i sindacati e le organizzazioni datoriali a tutti i livelli territoriali. È stata scelta Catania come città iniziale perché qui la piccola e media industria rappresenta la Fiat per il territorio”.
Monica Adorno