Sicilia e Umbria più vicine con il volo Catania-Perugia. La regione di San Francesco invita bikers e pellegrini

Presentato il progetto “Destinazione Umbria”. Mototuristi e i bikers di tutta Italia invitati a a scoprire le bellezze paesaggistiche della regione appennica. Avviato anche il Cammino di Francesco dedicato a pellegrini e non solo. Eugenio Guarducci: “L’Umbria è una terra raggiungibile, senza strade disastrate o territori distrutti dal sisma”.

Da sinistra; Casale, Guarducci, Morlunghi, Bettin e Torrisi

Da sinistra; Casale, Guarducci, Morlunghi, Bettin e Torrisi

Da novembre 2016 la Sicilia e l’Umbria sono più vicine grazie al volo della Ryanair che collega Catania e Perugia tre volte la settimana (martedì, giovedì e sabato da novembre a marzo; martedì, venerdì e domenica da aprile a ottobre). E non si tratta solo di un volo ma di uno scambio di sensazioni tra due terre che hanno, rispetto alle altre regioni d’Italia, più santi da celebrare, più sapori da far gustare, più bellezze paesaggistiche da mostrare. In questo primato aggiungiamo un “forse” di cortesia, perché basta citare l’Etna e il mare per la Sicilia e la cascata delle Marmore con il lago Trasimeno per l’Umbria, per avere la quasi certezza di aver proposto il meglio del meglio. E invece di cose da aggiungere ce ne sarebbero un bel po’: l’Eurochocolate, l’Umbria Jazz, il Festival dei Due Mondi, la Festa di Sant’Agata, i fuochi a mare, la pasticceria siciliana o il Cous Cous Fest giusto per fare i primi esempi che vengono alla mente.
La settimana scorsa Catania è stata teatro della presentazione del progetto Destinazione Umbria, organizzato dal SviluppUmbria con la collaborazione dell’Aeroporto San Francesco D’Assisi e Sac SpA. Per Sviluppumbria c’era Beatrice Morlunghi, Gianluigi Bettin ed Eugenio Guarducci assessore al Turismo di Assisi. Daniele Casale, responsabile marketing Sac, ha fatto gli onori di casa fino all’arrivo di Nico Torrisi e Daniela Baglieri, ad e presidente di Sac SpA.
“In Umbria ogni luogo ha un’identità inconfondibile. È ricchissima d’acqua e di oasi naturalistiche, ma la nostra – ha ricordato la Morlunghi – è una terra mistica in cui il turismo religioso ci sorprende per le sue costanti presenze. Siamo la patria del cioccolato ma siamo anche ricchi di olio, vino e tartufi e tanta tanta voglia di musica che si riassume con “Umbria Jazz”, che si tiene a Perugia e a Orvieto. E, ancora, il “Festival dei Due Mondi” di Spoleto, il “Festival delle Nazioni” di città di Castello. C’è anche ‘Il Calendimaggio’ di Assisi, oppure ‘Il Corpus Domini’ con le infiorate a Spello e a Cannara ma tra gli eventi più folkloristici voglio ricordare “La corsa dei ceri” di Gubbio che paragonerei alla vostra Sant’Agata”.
La presentazione del progetto "Destinazione Umbria"Sicilia e Umbria sono sempre più vicine. Amo l’Umbria e non è un segreto, tanto che avevamo iniziato – ha commentato Nico Torrisi – già a collaborare nel settore del turismo. Oggi siamo ancora più ‘vicini’, e lo dico senza retorica, in ragione di tutto ciò che la natura, nell’ultimo periodo, ha riservato a questa bella regione. Confidiamo di far volare tanti siciliani da Fontanarossa alla scoperta di questo territorio meraviglioso e ospiteremo altrettanti cittadini umbri in un luogo non meno affascinante quale è la Sicilia”.
Se è vero che il più importante assessore della storia di Assisi è, ed è stato, senza dubbio San Francesco, bisogna ammettere che Eugenio Guarducci ha diverse frecce nel suo arco e ne ha usate diverse per sottolineare che “l’Umbria è una terra raggiungibile, senza strade disastrate o territori distrutti dal sisma. Solo il 5% del nostro territorio è stato colpito dal sisma e come tutti sappiamo di questo fa parte Norcia che sta, purtroppo, pagando per le forti scosse di fine ottobre. Ma Norcia e tutta la regione sta organizzando un grande evento, “L’Umbria si rimette in moto”, per rilanciare il turismo che nel mese di gennaio 2017 ha registrato un calo del 20%. L’idea è quella di fare partire dall’Umbria un invito mirato ai mototuristi, ai bikers di tutta Italia e, ci auguriamo, anche dalla Sicilia. E c’è dell’altro – aggiunge Guarducci -, abbiamo in programma un ‘Festival dei cori’ e un altro dedicato ai Cammini, non solo quelli religiosi, che mirino alle bellezze paesaggistiche e ambientali”.

La Via di Francesco, immagini di viaggio UmbriaDal Camino di Santiago
alla “Via di Francesco”

La Via di Francesco è uno degli itinerari più amati da chi cammina in Umbria. “Un percorso – ha spiegato Bettin – che unisce i luoghi dove sono avvenuti gli episodi fondamentali della vita di San Francesco d’Assisi e che, contemporaneamente, consente di arrivare o partire dalla Città Eterna. Un cammino lungo circa 300 km che incastona al centro Perugia tra un Nord e un Sud che trovano in La Verna e Greccio i punti di partenza o di arrivo”. Da Assisi si può decidere di raggiungere a piedi la Città Eterna seguendo la Via di Roma sui passi del Poverello d’Assisi.
Ricco di punti di ristoro naturali e attrezzati, segnalato dai colori giallo e blu che diventano i migliori amici del viandante, la Via di Francesco somiglia moltissimo al Camino di Santiago anche se si potrebbe definire il fratello più giovane di quello spagnolo anche perché è ancora in via di completamento. Ma il Cammino perugino è anche più soggetto a salite e discese che impongono tratti quotidiani meno lunghi dei 25-30 chilometri che, più o meno, contraddistinguono quello che da Lourdes arriva a Santiago de Compostela. Anche in Umbria il Cammino dei pellegrini è benedetto dal famosissimo “Buen Camino” o “Buon Cammino” che si scambiano i caminantes lungo il percorso. È in via di definizione il servizio “Camino comodo” che in Spagna ha riscosso tanto successo riducendo il sacrificio di portare il peso di tutto il bagaglio sulle spalle, spedendone una parte – ogni mattina – alla destinazione successiva.
La Via di Francesco, immagini di viaggio UmbriaLa Via di Francesco si può percorrere a piedi o in bici per motivi religiosi, spirituali o anche solo sportivi. La possibilità di fare il Cammino con la Credenziale del Pellegrino è riservato a tutti e la credenziale diventa un bellissimo diario di viaggio. Va richiesta almeno 3 settimane prima della partenza per consentire l’invio per posta (info su www.viadifrancesco.it). Il servizio di invio è gratuito e a cura delle famiglie francescane di Assisi, tuttavia un’offerta per coprire le spese di spedizione è gradita.
Il Testimonium Viae Francisci è l’attestato religioso che comprova l’avvenuto pellegrinaggio alla Tomba di San Francesco e i timbri apposti sulla propria credenziale attesteranno il Cammino. Per il rilascio del Testimonium bisogna aver percorso almeno 75 km a piedi o 150 km in bicicletta. Per il Camino di Santiago e per la via Francigena sono necessari almeno 100 km a piedi o 200 in bicicletta.
I troppi numeri non rendono l’idea di bellezza che il Cammino può riservare ai suoi viandanti. E il paesaggio è solo una parte di questa bellezza che è invece espressione piena di un voler riscoprire o parlare con se stessi. Per questo la Via di Francesco, come qualsiasi altro Cammino, si può fare in gruppo ma è da soli con se stessi che ognuno lo porterà avanti. E sarà un sacrificio e una gioia, ve lo garantisce chi l’ha fatto.
Monica Adorno

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