Gli investimenti riguardano il quadriennio 2017-2020 e si articoleranno in quattro grandi linee di intervento: Terminal B, Terminal C, riqualificazione air side e piano parcheggi
Quasi cento milioni di euro per l’aeroporto e Catania avrà tutti gli investimenti necessari per decollare. La firma sull’accordo di programma tra Sac ed Enac è stata apposta martedì 23 maggio e sigla un quadriennio di lavori che arricchiranno le potenzialità di Fontanarossa.
Alla stipula del Contratto di Programma erano presenti: Roberto Vergari (Direzione Centrale ENAC, Vigilanza Tecnica), Vincenzo Fusco (Direttore ENAC Aeroporto di Catania), Daniela Baglieri (Presidente SAC spa) e Nico Torrisi (Amministratore Delegato SAC Spa) con l’intero CdA e i rappresentanti dell’assemblea dei soci.
“Se si pensa che ogni euro speso per gli investimenti – ha commentato Daniela Baglieri presidente Sac SpA durante l’assemblea dei soci – corrisponde a un ritorno diretto e indiretto, anche per l’occupazione, pari a 800 euro, si comprende perfettamente il valore di questi investimenti. Ecco perché la firma apposta oggi è importante, perché si dà il via ai cantieri di sviluppo che servono a rispondere alle esigenze dei passeggeri. Dobbiamo offrire più servizi, anche di qualità, a quanti transitano dall’aeroporto. Sia per i voli nazionali sia per quelli internazionali. I benefici – continua la Baglieri – non saranno solo per Sac SpA che rappresenta un hub di sviluppo per il territorio, ma svolgerà un ruolo fondamentale per tutta l’economia della Sicilia orientale in modo diretto e indiretto. Diventeremo – conclude la Baglieri – la maggiore stazione appaltante del sud”.
Quasi cento milioni di euro, 95 per essere esatti, di investimenti per i prossimi quattro anni con notevoli ricadute sul territorio. Interventi che riguardano il miglioramento dei servizi in tre fasi. La prima è quella della realizzazione di nuovi terminal. Si partirà dal terminal C, la vecchia Norma che tra l’altro non ha mai funzionato – ha sottolineato Nico Torrisi, ad Sac -, che verrà completato entro il 2017. Nel frattempo lavoreremo alla vecchia Morandi, terminal B, che sarà operativo solo alla fine di questo periodo di investimenti. Attueremo una riqualificazione dell’air side e verrà migliorata anche la viabilità interna attraverso il livello più alto di servizi, ma soprattutto attraverso la creazione di nuovi stalli per i parcheggi. Il tutto sarà inserito in una politica commerciale più aggressiva. Inoltre bisogna precisare che il Contratto di Programma 2017-2020 è un piano di investimenti “sostenibile”, nel senso che è assolutamente in linea con le possibilità economiche e finanziarie di SAC – conclude Torrisi – e ha trovato il supporto e la fiducia di importanti istituti di credito, pronti a sostenere l’impegno economico”.
Tutti interventi necessari per fronteggiare i limiti che al momento Fontanarossa subisce trovandosi sottodimensionata rispetto alle effettive necessità tra l’altro evidenziate, nei giorni precedenti, da ENAC: il rapporto trimestrale sul traffico negli aeroporti italiani documenta come Catania Fontanarossa, con il +16% di crescita registrato nei primi tre mesi del 2017, sia lo scalo con la più alta percentuale di sviluppo.
“Quello di Catania – ha detto Roberto Vergari, Direttore Vigilanza Tecnica ENAC – insieme ai sistemi aeroportuali di Roma, Milano e Venezia, è tra i più grandi del Paese. Ma vanno recuperati alcuni elementi di capacità e ci sono lavori contingenti da portare a termine per dare continuità e qualità dei servizi ai passeggeri. Con l’approvazione, oggi, del Piano di Sviluppo, del Piano della Qualità e del Piano Ambientale con cui è articolato il Contratto di Programma 2017-20 si fa un passo avanti verso l’accelerazione di questi investimenti da realizzare in tempi veramente stretti. Enac garantirà un monitoraggio continuo affinché vengano portati a termine tempestivamente e secondo un cronoprogramma puntuale”.
Monica Adorno