Periodicamente a Catania si parla di San Berillo. Lo ha fatto nuovamente il sindaco Bianco nei giorni scorsi, parlando di integrazione etnica, botteghe d’artigianato e riqualificazione urbanistica, le linee guida dell’amministrazione Bianco per lo storico quartiere.
Insomma, secondo il primo cittadino ci sarà «Un cambiamento all’insegna dell’ integrazione sociale ed etnica con la riqualificazione del rione e la promozione di nuovi atelier di artigianato e artistici».
Sono queste, secondo l’amministrazione comunale, le linee guida per la riqualificazione dell’antico quartiere San Berillo, nel cuore della città. Se ne è discusso nel corso dell’ennesimo sopralluogo che è stato anche l’occasione per controllare gli interventi già avviati di pulizia e disinfestazione.
Interventi che saranno ripetuti nel tempo, con cadenze regolari, insieme alla manutenzione straordinaria, allo scerbamento e alla disinfestazione. A questi primi provvedimenti ne seguiranno altri a breve, in collaborazione con l’Associazione antiracket “Ugo Alfino” e con gli studenti delle scuole catanesi per la messa a dimora di alberi in via Di Prima. Un’ulteriore iniziativa vedrà la collaborazione dell’Ente Scuola Edile, che sta attuando con i detenuti del carcere di Bicocca un progetto di recupero sociale e, insieme, edilizio. Dopo gli interventi dell’Ente Scuola Edile gli studenti dell’Accademia di Belle Arti daranno vita a interventi di Urban Art. Tutte queste iniziative rientrano nel progetto, recentemente approvato in Giunta, di rigenerazione urbana “CataniaAgorà”.
«Intendiamo agire- ha detto Enzo Bianco – con azioni a breve medio termine di recupero, iniziando dalla pulizia e dal rispetto della legalità. Si cercherà di favorire la vocazione del quartiere con l’apertura di botteghe artigiane e artistiche, incentivando la presenza nel quartiere degli studenti universitari, magari studiando la possibilità di canoni agevolati d’affitto. Ma non solo. Con i fondi Europei destinati al Social Housing, pensiamo di destinare l’immobile comunale all’interno del Vecchio San Berillo, che va restaurato, al volontariato per promuovere l’integrazione tra le varie realtà del quartiere, nel rispetto di chi già ci vive. Pensiamo anche di aprire sportelli di consulenza notarile e di tecnici geometri insieme a quelli di consulenza legale che già il Comitato del Quartiere offre».
«Già nel prossimo appuntamento – ha aggiunto Bianco – a Palazzo degli Elefanti, ascolteremo e armonizzeremo i pareri e le richieste di chi già abita il quartiere, i professionisti che si occuperanno del recupero, nel rispetto delle opinioni di tutti, sia di chi già vive nel quartiere sia di chi dovesse diventarne un nuovo residente».
Nel frattempo due consiglieri comunali, Giuseppe Catalano e Vincenzo Parisi, hanno organizzato una conferenza stampa per chiedere al sindaco di impegnarsi affinché il Governo nazionale provveda ad abrogare la legge Merlin e a riaprire le “case chiuse”. Una richiesta che si lega storicamente al quartiere di San Berillo anche se ormai, e in ogni strada di Catania, è possibile “passarsi un piacere” in qualunque ora del giorno e della notte.
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