Nel mondo del fashion, e forse non solo, questo revival è visto come un rifugio di protezione da contrapporre all’incertezza politica e a nuovi timori di guerre nucleari
Tanti anni or sono Raf, in uno dei suoi più celebri successi, cantava: “Cosa resterà degli anni Ottanta…”. Oggi con la gusta cognizione di causa possiamo affermare che di quell’epoca è rimasto tanto. In tutti gli ambienti della società quando si parla di anni Ottanta si fa riferimento ad una epoca felice, un’epoca d’oro. Alla recente sfilata della collezione primavera-estate 2018 di Louis Vuitton, lo stilista Nicolas Ghesquière, fa un omaggio alla serie tv in onda su Netfix “Stranger Things”. Il telefilm di fantascienza, in salsa horror, è ambientato negli anni ’80 con tutti i simboli e gli stereotipi che ricordano quegli anni.
Tanto per restare in tema horror non è casuale il successo cinematografico del remake di “It”, tratto dal celebre romanzo di Stephen King pubblicato proprio in quegli anni. Personaggi, simboli e icone di quegli anni vengono rispolverati dal dimenticatoio e riportati alla ribalta. A Brooke Shields, ad esempio, è stata dedicata la sfilata della collezione, autunno-inverno 2017-18 di Calvin Klein. L’attrice e modella, icona di quegli anni, perfetta incarnazione dell’ideale di bellezza fresca e dinamica di quel periodo ha ispirato Raf Simons, direttore creativo di Calvin Klein, nel disegnare la collezione di questo autunno-inverno. Tutti i jeans della celebre casa di moda, visti in passerella, riportano proprio una miniatura con l’immagine di Brooke che negli anni Ottanta fu proprio testimonial del brand. A rafforzare il concetto, proprio la presenza di Brooke Shields, sul parterre della sfilata. Le foto dell’attrice campeggiavano anche nel backstage della sfilata autunno-inverno di Valentino. Immagini risalenti al 1981 quando Brooke Shields fece da testimonial per il brand. Anche la tivù italiana ha mostrato nostalgia per quegli anni impolpando l’ultima edizione del “Grande Fratello Vip” con volti celebri di quegli anni, personaggi altrimenti relegati al dimenticatoio come Serena Grandi, Corinne Clery e Marco Predolin.
Inutile negarlo gli anni ’80 sono fortemente presenti in quasi tutte le collezioni autunno-inverno 2017-18. Dalla rielaborazione sexy-minimale di Mugler ai volumi enfatizzati di Dries Van Noten; dalle paillettes di Versace alle super spalline di Giorgio Armani. Cascate di paillettes si vedono ovunque e in alcuni casi qualcuno rievoca quegli anni laccandosi i capelli. Gli attenti analisti della moda, i trend setter per intenderci, dicono che questo fenomeno durerà per più stagioni.
Gli anni ’80, per la moda sono visti come un rifugio. In un clima generale di incertezza politica con nuovi timori di guerre nucleari all’orizzonte, c’è la necessità di trovare qualcosa che possa smorzare il clima di tensione in cui siamo costretti a vivere. Da qui il ritorno prepotente a quegli anni di edonismo e spensieratezza.
Patrick Battipaglia