Cara Europa, ca’ nisciuno è fesso!

Riflessioni politiche di Alfio Franco Vinci sull’indegno comportamento con cui vertici UE (non) hanno accolto, ma criticato sì, il ministro italiano dell’Economia

eurogruppo-479240Da quando nel 2002 e poi nel 2006 gli Stati Uniti d’America, in applicazione della teoria del Presidente Bush sulla legittima difesa preventiva, hanno aggredito prima l’Afganistan e poi l’Iraq, i benpensanti di tutto il mondo hanno esecrato e condannato tale comportamento.
In teoria avevano ragione, gli eventi susseguenti hanno in parte mitigato il fondamento di tale ragione teorica.
Resta comunque il fatto che le guerre preventive sono sbagliate in radice; che se intraprese verso un alleato sono vili e proditorie; se agevolate da quinte colonne interne sono semplicemente vergognose, anche perché i traditori, al di là dei vantaggi che possono apportare a chi li usa, restano comunque ignobili , così come definito nell’aforisma di Giulio Cesare “amo il tradimento ma odio i traditori”.
Ciò premesso la guerra preventiva portata contro l’Italia dal governo dell’Unione europea, in ciò corroborato dalle esternazioni del Presidente del Parlamento europeo, italiano di nascita, e da significativi, ma inspiegabili, comportamenti di membri del nostro governo, che anziché piantare una grana colossale per il diverso trattamento riservato alla Francia rispetto all’Italia, decidono di tornarsene a casa, abbandonando il campo, certamente non mettono l’Italia nelle migliori condizioni per rivendicare il nostro diritto ad essere, o tornare ad essere, uno Stato sovrano.
Chiunque abbia in questi giorni necessità di rendere liquidi i propri risparmi investiti in BOT o CCT, ci rimetterà l’osso del collo, non per colpa del nostro Governo, ma di tutti quanti, più o meno visibilmente, più o meno autorevolmente, più o meno disinteressatamente, non solo remano contro, ma creano falle sul fondo della barca.
È bene che gli italiani riflettano ed analizzino i comportamenti degli uni e degli altri per scoprire dove e quando scatterà il replay dell’imboscata a Berlusconi di 16 anni fa, e se possibile facciano capire che, come diceva il grande Totò “ca’ nisciuno è fesso”.
Alfio Franco Vinci

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