Catania – Collegare l’Etna e gli Stati Uniti tramite un virtuale ponte culturale, sul quale trasferire emozioni, immagini, opere d’arte, che possano stimolare la conoscenza del vulcano siciliano, da sempre luogo di miti, di indescrivibili paesaggi, di peculiarità naturali e scientifiche, di aspetti culturali ed antropologici. “L’Etna, nella sua insita natura, è monito del continuo mutamento alla quale siamo umanamente soggetti. Gli autori trasferiranno in forma e materia l’essenza stessa del vulcano”.
Sono questi gli obiettivi dell’Associazione culturale Basaltika che, in questi mesi ha curato gli aspetti organizzativi e logistici e instaurato un rapporto di collaborazione con il Centro Arte Monira Foundation di New York e con importanti soggetti quali l’Ente Parco dell’Etna, il Comune di Nicolosi, la Fondazione Orestiadi di Gibellina e altre importanti istituzioni culturali e scientifiche con le quali sono in corso di perfezionamento protocolli di intesa.
Dopo diversi sopralluoghi sui versanti dell’Etna, con Ysabel Pinyol Blasi, direttrice e capo curatore del Monira Foundation – Centro Arte di New York – con gli autori di prestigio internazionale Giacomo Rizzo e Aleksandar Duravcevic accompagnati dal direttivo dell’Associazione culturale Basaltika (Oriana Tabacco, presidente, Daniele Lo Porto ed Ezio Cervone), sono stati accolti nella sede del Parco dal presidente Carlo Caputo, dal direttore Giuseppe Di Paola e dal sindaco Angelo Pulvirenti. Il primo incontro operativo per realizzare, nell’ambito di una residenza d’artista, opere che si inseriranno armonicamente nel territorio. “L’Etna sprigiona una energia che viene immediatamente percepita dal visitatore – ha dichiarato Aleksandar Duravcevic -, il compito dell’artista è solo quello di assimilare e trasformare le emozioni in una realizzazione simbolica ”. “Siamo impegnati nell’azione di salvaguardia, fruizione e promozione del nostro territorio, l’iniziativa culturale di Basaltika, con la presenza di artisti internazionali, rappresenta una ulteriore opportunità per rilanciare l’immagine dell’Etna oltre oceano come naturale contenitore per l’arte contemporanea”, ha aggiunto il presidente Carlo Caputo.