Impact Hub Siracusa è Hub italiano di EIT Food per il triennio 2021-2023, insieme all’Ateneo di Bari. Da gennaio 2022 i nuovi bandi e programmi di supporto all’innovazione del comparto agrifood italiano. Pronta la “Guida all’avvio della tua startup agrifood in Italia” che può essere richiesta gratuitamente
Si avvia alla conclusione il primo anno di attività di EIT Food, l’organismo che ha incaricato Impact Hub Siracusa di svolgere il ruolo di Hub Italiano per il triennio 2021-2023, insieme all’Università degli studi di Bari Aldo Moro che lo ha rappresentato già dal triennio precedente.
EIT Food collega consumatori, aziende, start-up, ricercatori, università e studenti di tutta Europa, supportando iniziative innovative e sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale, con l’obiettivo di trasformare il nostro ecosistema agroalimentare.
È stata e sarà ancora un’occasione importante per la Sicilia, Regione storicamente vocata all’agricoltura e da molti anni anche all’innovazione del comparto agroalimentare, ma in generale per tutte le Regioni italiane che secondo lo schema europeo dell’innovazione faticano a innovare il settore.
Il team è impegnato in un costante monitoraggio delle aziende agroalimentari con particolare attenzione anche alle opportunità finanziarie per le start up del settore. È stata anche redatta una utilissima “Guida all’avvio della tua startup agrifood in Italia” che può essere richiesta gratuitamente all’indirizzo mail: hubitaly.eitfood@impacthub.net
In questi giorni è possibile contribuire alle proposte da inserire nel Business Plan del 2022 da parte di tutte quelle organizzazioni portatrici di soluzioni tecnologiche in linea con le aree di interesse di EIT Food.
Tutte le informazioni per inoltrare la domanda possono essere trovate al link: https://www.eitfood.eu/projects/eit-food-call-for-proposals-2022
In questi mesi l’Hub italiano di EIT Food ha puntato al raggiungimento di obiettivi concreti per il territorio, consentendo la partecipazione attiva delle comunità interessate. Dal workshop su “Fare un pitch efficace” in cui si sono approfonditi strumenti, metodi e suggerimenti per presentare al meglio la propria idea imprenditoriale, al partecipatissimo Challenge Lab, la sfida pensata per rispondere alla domanda: “Come possiamo usare la tecnologia e le reti umane e sociali per supportare l’innovazione della filiera agroalimentare in un’ottica circolare?” e dunque per essere capaci di rispondere alle sfide agroalimentari a partire dal proprio territorio e dal proprio contesto; alla sfida si sono iscritte 13 idee/soluzioni, hanno partecipato 99 persone.
Il progetto che ha vinto la competizione propone di produrre proteine, lipidi e carboidrati a partire da alghe microscopiche invisibili a occhio nudo, e trovare utilizzo nel campo della nutraceutica umana, nella mangimistica e nella produzione di biostimolanti nel campo dell’agricoltura sostenibile. E ancora, al “Balab”, il Contamination Lab dell’Università di Bari, studenti universitari, dottorandi, ricercatori e start up stanno partecipando a un percorso di formazione, accompagnamento e contaminazione per lo sviluppo dei progetti imprenditoriali che ha già registrato 20 idee/Team e che si concluderà il 2 dicembre con un evento online.
Si è conclusa il 19 novembre anche la 2ª edizione dell’EIT Food Consumer Engagement Lab, laboratori innovativi di co-progettazione composti da tre sessioni online: una con i consumatori over 65, una con aziende di produzione alimentare, commercializzazione e packaging, ed una finale di confronto e discussione nel corso della quale consumatori e aziende hanno condiviso le loro esperienze di co-progettazione.
EIT Food e il Mediterranean Innovation Hub hanno organizzato la nuova edizione dell’Innovationfestival tra ottobre e novembre, alternando eventi e workshop sia in presenza che online; in particolare il 10 novembre si è tenuto il workshop online “Trasferimento Tecnologico e l’Agrifood italiano” nell’ambito del quale si è discusso di Trasferimento Tecnologico, delle sue potenzialità e delle relazioni fra il mondo della ricerca e quello dell’impresa. Hanno partecipato vari atenei italiani, CNR, CREA, Confcooperative, incubatori, start up, aziende agricole.
Il 18 novembre è stata la volta di “Investire nella Ricerca: il futuro dell’agrifood italiano” co-organizzato con il Cluster Nazionale Agrifood per discutere delle possibilità di investimento nel settore agrifood e degli obiettivi nazionali dei prossimi anni. Gli ultimi appuntamenti sono stati fissati il 29 novembre con “Doctor Food”, evento di una giornata in presenza a Bari, ma visibile anche online, in cui sarà discussa la relazione cibo e salute tra nutrizionisti medici con un focus sulla dieta mediterranea, mentre il 30 novembre sarà la volta dell’incontro pubblico sulle “Strategie di sviluppo sostenibile integrate: il sistema dei GAL Italiani” in cui GAL, Cluster e aziende locali si incontreranno per discutere di azioni collaborative tra i vari attori della filiera agroalimentare.
E già da gennaio 2022 cominceranno ad aprirsi i nuovi bandi e programmi di supporto all’innovazione del comparto agrifood italiano.