Carlentini – Viene definito turismo esperienziale. Significa creare itinerari che mettono insieme da un lato le bellezze architettoniche, la storia, l’arte, la natura del nostro territorio e dall’altro le attività produttive, quali agricoltura, artigianato, teatro, cinema, enogastronomia. È quanto propone il progetto Trip Sicilia, (finanziato con le risorse del PSR, il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Siciliana 2014/2020 – Misura 16 – Cooperazione), recepito dal Gal (Gruppo di Azione Locale) Natiblei e promosso dalla rete di imprese Smart Land Iblei.
La Sicilia più genuina, ma anche meno conosciuta, da vivere attraverso esperienze differenti. Percorsi che consentono al visitatore di immergersi nei set cinematografici, di cimentarsi nella vendemmia o di trasformarsi per un giorno in un archeologo o in un agricoltore.
A mettere insieme tutte le offerte turistiche è il portale tripsicilia.com, dedicato non solo ai viaggiatori che acquistano esperienze di mezza giornata o più giorni, ma anche a tutti gli operatori turistici che intendono partecipare al progetto, proponendo una iniziativa, un’ esperienza, un alloggio o un transfer e che verranno inseriti gratuitamente nel portale, scaricabile anche sugli smartphone tramite app.
Trip Sicilia nasce anche per condividere idee, risorse e professionalità. Per creare un’offerta turistica integrata, in grado di valorizzare e promuovere la Sicilia e il territorio degli Iblei compreso tra Catania, Ragusa e Siracusa.
Uno scambio di idee e di professionalità che è stato al centro dell’incontro che si è svolto in Contrada Badiula, a Carlentini, dedicato a “Strategie di promozione e valorizzazione del territorio ibleo – Le imprese protagoniste”. A coordinare i lavori, Pippo Gianninoto, consigliere d’amministrazione di Gal Natiblei. Gli studenti dell’Istituto Alberghiero “Moncada” di Lentini hanno curato l’accoglienza e sono stati invitati a partecipare in qualità di prossimi protagonisti del mondo del lavoro e soprattutto del turismo.
Dopo il saluto di benvenuto del sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, spazio alle testimonianze. Prima fra tutte quella del presidente di Gal Natiblei e sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato. “Il nostro compito è quello di facilitare e agevolare chi vuole fare impresa. A questo servono, ad esempio, i Living Labs che favoriscono la partecipazione dal basso ai processi di innovazione, attraverso il sostegno dei piccoli gruppi di persone che progettano e sviluppano nuove iniziative”.
La rete di più di 50 aziende che ha ideato e promosso il progetto Trip Sicilia crede fortemente che la condivisione di risorse, idee e professionalità favorisca la creazione di nuove opportunità di crescita per i comuni e gli operatori presenti sul territorio e che la cooperazione garantisca meno costi di produzione, più entrate, maggiore competitività e un miglioramento della qualità di vita dei residenti. Questi ultimi svolgono un ruolo importante: il contatto con le abitudini e gli abitanti del posto sono, infatti, tra gli aspetti più rilevanti del turismo esperienziale.
“Fare rete è un percorso obbligato – ha detto Franco Ferrero, esperto di marketing turistico e direttore del Consorzio operatori turistici Valli del Canavese – Il turista vuole vivere delle esperienze fatte da una ospitalità eccellente, dalla ristorazione di qualità, da attività di svago. Per chi viaggia tutti questi aspetti sono già legati tra loro. Ma chi offre i servizi deve fare un passaggio fondamentale: uscire dai recinti e lavorare insieme”.
Il Turismo “integrato” e “interno”, quello che propone al viaggiatore la scoperta di mete meno note, situate nell’entroterra, fino a poco tempo fa veniva considerato minore. Oggi, nella piena ripartenza post Covid, permette di allungare il periodo di permanenza sul territorio.
“Va stimolata la capacità delle mete più note e visitate di proiettare i flussi turistici verso l’interno – ha spiegato Giuseppe Martorana, docente di Pianificazione strategica dell’Università di Catania – Questa prospettiva potrebbe essere utile non solo ai piccoli centri ma anche alle grandi mete turistiche. Spingere verso le zone interne, verso le aree rurali i flussi turistici significa anche prolungare il tempo di permanenza del visitatore ed anche introdurre la propensione a ripetere l’esperienza del viaggio perché il turista ha come la sensazione di non aver visto tutto e di volere ritornare”.
Cambia dunque il modo di fare vacanza. Il turismo post pandemia propone natura e spazi aperti. Un turismo lento, che preferisce ville e case con comfort e servizi, con locazioni anche molto brevi. Senza dimenticare le degustazioni.
Ma non solo. Da alcuni anni oramai il turismo è “disintermediato”. Si pianifica e si prenota la vacanza attraverso le OTA (Online Travel Agency).Si tratta di portali turistici online tramite i quali si possono prenotare voli, alloggi, attività, auto a noleggio e tutto ciò che ha a che fare con il nostro viaggio.
I comuni siciliani del territorio che oggi fanno parte del Gal Natiblei e aderiscono al progetto sono i Comuni interni dell’area di Siracusa, Ragusa e Catania: Licodia Eubea, Militello Val di Catania, Scordia, Vizzini, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Francofonte, Lentini, Palazzolo Acreide e Sortino.
Sono centri carichi di storia, cultura, dal ricco patrimonio non solo monumentale ma anche ambientale. Alcuni di essi fanno parte di territori dichiarati patrimonio mondiale dell’Unesco, altri sono tra i borghi più belli d’Italia.