CATANIA – Una giornata di riflessione, con la presenza dei rappresentanti della Commissione EU, ma anche una giornata di approfondimenti, di scambio di idee e di esperienze, tra chi in questi anni, grazie ai fondi messi a disposizione dal PSR Sicilia 2014-2022, ha lavorato e cooperato per migliorare e rinnovare l’agricoltura siciliana. È quanto è successo ieri, giovedì 30 maggio 2024, nell’Aula Magna del Polo Bioscientifico del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università degli Studi di Catania, in via Santa Sofia 100, con l’evento dal titolo “Sicilia Innovation Day 2024 – Il Trasferimento delle innovazioni in Agricoltura”, organizzato dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, per fare il punto della situazione sui progetti finanziati dal PSR Sicilia 2014-2022, attraverso le Sottomisure 16.1 e 16.2, che hanno permesso di costituire Gruppi Operativi (tra imprese agricole, enti di ricerca, e tecnici di settore) con l’obiettivo di mettere in atto concretamente, e diffondere, significative innovazioni tecnologiche e risultati di ricerche in grado di migliorare e sviluppare l’agricoltura della Sicilia.
Un ricco convegno di lavoro sì, in cui si sono ritrovati tanti specialisti provenienti da ogni parte della Sicilia e del resto del Paese, ma anche corridoi espositivi gremiti di agricoltori, tecnici, imprenditori e studiosi, che in questi anni, insieme, hanno messo a punto importanti contributi di crescita per il mondo agricolo e rurale della regione, come ha raccontato il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura dott. Dario Cartabellotta: “Quello che vediamo oggi è il frutto di un lavoro che dura da anni e che ancora andrà avanti con il tempo, grazie ai prossimi bandi che presto saranno pubblicati e quella di ieri è stata un’occasione per ribadire che attraverso questo PSR l’Europa ci ha permesso di stare insieme, contrastando così uno dei più grandi limiti del comparto agricolo e agroalimentare”. Cartabellotta ha aggiunto: “I bandi hanno messo insieme le imprese, il mondo della ricerca e della tecnica e ancora quello della formazione, e collaborando tutti hanno fatto innovazione. In questi progetti ci sono degli elementi in comune che fanno della nostra agricoltura un’agricoltura sempre più sostenibile, che valorizza la qualità dei prodotti e che migliora gli investimenti nelle aziende. Serve una mentalità incline al cambiamento”.
Gli fa eco il dott. Antonino Drago, dirigente dell’Area Coordinamento dell’Assessorato: “Tutti i Gruppi Operativi per l’Innovazione hanno presentato, con i loro poster, i risultati ottenuti che abbiamo condiviso in maniera organizzata per tematica, attraverso i punti comuni che li caratterizzano, da quella che riguarda l’acqua e i cambiamenti climatici, ai temi dell’economia circolare e della agrobiodiversità, alle innovazioni di processo e di prodotto per le filiere vegetali e zootecniche. Come Regione Siciliana ci abbiamo creduto tanto, investendo per tali iniziative progettuali circa 70 milioni di euro del PSR e quanto realizzato ci permetterà di produrre e commercializzare, ancor più, le eccellenze competitive a livello mondiale ”.
In rappresentanza dell’Università di Catania, il professore Salvatore Barbagallo: “Una tematica fondamentale è sicuramente quella dell’acqua, un tema critico in cui si vedono uniti in molti. Ho illustrato gli interventi in atto a cominciare dal 200 milioni di euro investiti in lavoro di irrigazione e di approvvigionamento idrico che riguardano la Sicilia Orientale e Occidentale e il piano idrico nazionale che ne mette in campo 800 milioni. Bisogna essere ottimisti”. Sempre per l’Università di Catania, la professoressa Alessandra Gentile ha aggiunto: “Non si può fare miglioramento delle produzioni in un’ottica di sostenibilità senza le innovazioni, riducendo gli sprechi ed aumentando efficienza. Sono tutti temi importanti che sono stati al centro di questi progetti che ha puntato tanto anche sulla biodiversità”.