Il giovane cantautore romano è riuscito a eguagliare i numeri che solo Vasco era riuscito a raggiungere | Testo e foto di Angela Platania – Video di Francesco Cavallaro
Il concerto dei numeri, il concerto che ha registrato il sold out, ovunque. A Messina “il tutto esaurito” era già stato annunciato da qualche mese, da Giuseppe Rapisarda, management locale del tour “La favola continua”, prodotto da Vivoconcerti. Ultimo, al secolo Niccolò Moriconi, ha sbancato tutto… Di tutto si potrebbe dire, di tutto e di più, iniziando dalle sue origini. Ma non è necessario andare così lontano. Ultimo è così come lo vediamo. Senza filtri. Senza maschere. Un romano doc, che ha costruito mattone per mattone la sua carriera. La sua fortuna? Sicuramente il suo aspetto ha influito, ma non eccessivamente: il suo viso carinissimo, in cui traspare la sua anima fragile. Perché dietro ogni artista, ci deve essere qualcosa in più, per far sì che un pubblico lo segua. Quarantamila a Messina (molti dei quali hanno dormito davanti lo stadio per poter conquistare la transenna), credo che sarà un sogno che nessun altro potrà coronare. Se non lui stesso il prossimo anno, con il concerto già annunciato per il 18 luglio 2025. Ma anche Vasco ha annunciato la data del 2025 sempre allo stadio di Messina il 22 giugno.
Trascinare quarantamila persone a Messina, è un’impresa da titani. Avere davanti un pubblico trasversale che comprende padri, figli e nonni… un’utopia per un ragazzo di soli 28 anni. Eppure il richiamo è stato forte, talmente forte da superare lo stress di tre ore e mezzo di autostrada, ridotta a un colabrodo, con quattro restringimenti importanti per lavori in corso che si trascinano da anni ed alcuni nuovi e senza cantieri. Ma niente poteva fermare la voglia di re-incontrare Ultimo, né la strada né i 22 euro per il parcheggio, questo è il costo per poter posteggiare l’auto nei dintorni dello stadio. Un’impresa commerciale molto esosa, in cui non c’è alcun controllo sulle auto. Ma superiamo anche questo e anche aver visto diversi invalidi impossibilitati a usufruire dei servizi igienici chimici, perché “non si è pensato che ci potessero essere anche loro”. I bagni c’erano e pure tanti, ma non per invalidi.
Arriviamo al tempio: lo stadio San Filippo, dove solo Vasco Rossi è riuscito negli anni precedenti ad effettuare il miracolo. E Ultimo il miracolo lo ha fatto. Descrivere uno spettacolo come quello è davvero un’impresa, Un impianto luci pazzesco, acustica stupenda. Personale qualificato in ogni angolo. Un doppio palco nel quale l’artista si è esibito con il pianoforte, ma il piatto forte è il tragitto per arrivarci… senza problemi ha imboccato a piedi scortato ovviamente, questo corridoio transennato al centro del palco, passando fra le transenne e abbracciando il suo pubblico. È proprio questo il segreto del successo di questo artista: non solo belle canzoni, non solo belle sonorità, non solo voce particolare, non solo palco maestoso ma non eccessivamente alto, non solo maxiscreen, ma sopratutto la sua voglia di toccare davvero il suo pubblico, di darsi, oltre le parole e la musica, anche fisicamente. La sua sincerità si sente. È vero. E lo trasmette.
Il finale è stato ancora più scoppiettante… Lui a petto nudo e dietro il palco i fuochi d’artificio, quegli stessi fuochi che ha lasciato nella mente e negli occhi dei suoi fan. Chi potrà mai dimenticare un concerto simile? Si va oltre le aspettative.
Non ci si può più domandare perché Ultimo fa il pienone ai suoi spettacoli. Perché Ultimo è uno di noi, uno che non dimentica chi è. Uno che abbraccia una ragazza se riesce a salire sul palco, un artista che non ha bisogno di parolacce o concetti violenti, per entrare nel cuore e nella mente dei ragazzi. Ultimo è l’ultimo ragazzo della porta accanto che ha raggiunto il suo sogno e cammina tenendolo per mano, guardandosi sempre indietro per portare con sé i sogni di chi ancora non è riuscito a raggiungerli.
Un grande artista Ultimo, ma sopratutto un ragazzo normale. Ed oggi di esempi come lui, ce ne vorrebbero davvero tanti. Alla prossima Niccolò e resta sempre come auspichi tu: “Dalla parte degli ultimi per sentirti Primo”.
Angela Platania