Una settimana ricca e densa di impegni quella del Catania Pride 2014. Protagonisti gli attivisti di Arcigay Catania, insieme alle molte associazioni aderenti, che anche quest’anno hanno dato appuntamento alla città, tra il 23 e il 28 giugno, con una serie di incontri, dibattiti, proiezioni, musica dal vivo e spettacolo.
Tema portante di quest’anno, come punto di partenza per i momenti di confronto e discussione, il lavoro, in un momento in cui, data la contingenza storica, trovare un lavoro e una stabilità economica per molti è tutt’altro che facile. Ma per la comunità lgbt (persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) si aggiunge spesso un’aggravante discriminatoria che rende ancora più difficile la possibilità di trovare un impiego o determina comunque complicazioni quali mobbing, atteggiamenti omofobici e, nel peggiore dei casi, licenziamenti. A tutto questo Arcigay e le molte associazioni impegnate nel campo dei diritti civili rispondono con la richiesta del “Diversity management”, ossia di una politica nelle aziende pubbliche e private che tuteli e valorizzi le differenze delle persone.
Una situazione non certo rassicurante alla quale tuttavia il popolo rainbow di Catania ha risposto gioiosamente, sabato 28 giugno, con la consueta parata del Pride, celebrata in città da ormai molti anni in ricordo dei moti di Stonewall, ossia di quel fatidico 28 giugno del 1969 in cui per la prima volta la comunità lgbt di New York, che si riuniva nel locale chiamato appunto Stonewall Inn, si ribellò alla repressione della polizia, dando vita a quello che diventerà poi un vero e proprio movimento di liberazione sessuale in tutto il mondo.
Altissima anche quest’anno la partecipazione al corteo, aperto non solo alle persone trans e omosessuali ma a chiunque abbia avuto voglia di testimoniare la propria solidarietà e sensibilità al tema. Un importante momento dedicato alla libertà e all’autodeterminazione, in cui ogni individuo sceglie liberamente e gioiosamente di esprimere al meglio il proprio sé senza preoccuparsi di dover apparire a tutti i costi “normale” e rassicurante.
Marco Salanitri