Il nuovo sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, punta sul turismo come volàno per l’economia: “Carnevale tutto l’anno e il casinò alle Terme”

Roberto Barbagallo neo sindaco di Acireale

Roberto Barbagallo neo sindaco di Acireale

Dallo scorso 9 giugno Roberto Barbagallo è il nuovo sindaco di Acireale. Un vero e proprio cambiamento epocale per la “Città dei Cento Campanili” dopo oltre 10 anni di amministrazione di centrodestra. Negli ultimi 20 anni, infatti, Acireale ha avuto una storia controversa per quel che riguarda i primi cittadini. Il 13 febbraio 1994, con la nuova legge elettorale che prevede l’elezione diretta del sindaco, viene eletto Cristoforo Filetti. Senatore del Msi, ex segretario politico del partito fascista di Acireale, all’epoca quasi ottantenne.

Una scelta assolutamente controcorrente considerato che si era nell’epoca delle varie “primavere” con l’elezione ovunque di sindaci giovani e per la maggior parte di centrosinistra: Orlando (46 anni) a Palermo, Bianco (42) a Catania, Bassolino (46) a Napoli, Rutelli (39) a Roma, solo per citare i più famosi. Acireale, seppur amministrata sapientemente, perde le sfide dell’epoca, prima tra tutte quella della “movida notturna”. Pian piano il “mitico” Costarelli si spopola a vantaggio del pub del centro storico di Catania. Il dopo Filetti, che nel 1998 non si ricandiderà, sarà complesso e travagliato. Nei successi 6 anni si avvicenderanno tre sindaci che governeranno poco per diversi motivi: Nino Nicotra, Agostino Pennisi e il primo Nino Garozzo.

Acireale, dunque, perde 10 preziosi anni di governo “moderno” della città. Una situazione che si regolarizza con la seconda elezione di Nino Garozzo nel giugno 2004 e la successiva riconferma nel giugno 2009 che gli consentiranno di governare 10 anni. Adesso, però, le cose sono cambiate, e gli acesi hanno scelto un sindaco di 39 anni (la stessa età di Matteo Renzi, anzi quasi 10 mesi più giovane): Roberto Barbagallo.
La sua elezione rappresenta un vero rinnovamento per Acireale.
Sì, è un rinnovamento sia in termini di coalizione che in quelli di opposizione alla giunta Garozzo ma principalmente dal punto di vista anagrafico. Gli acesi erano stanchi e quindi hanno scelto un progetto politico nuovo con un primo grande segnale rappresentato dalle primarie dello scorso dicembre.
Il problema più grave attualmente è la crisi economica.

Acireale non ha più da tempo nessuna economia trainante, per l’esattezza da quando c’è la crisi degli agrumi. Adesso bisogna puntare sul turismo, cosa che nessuno è riuscito a fare seriamente. Ma per riuscire ad essere competitivi in questo settore tutti dobbiamo fare la nostra parte rendendo la città pulita, vivibile ed accogliente.

Il Carnevale è una delle attrazioni più importanti.
“Certamente ma è anche un costo ormai insostenibile. Dobbiamo trovare una formula che lo faccia diventare volano di sviluppo economico. Non fermarsi al solo evento di febbraio ma fare tante iniziative nel corso dell’anno. Nominare un Cda non politico ma di esperti e magari non guadagnare ma perlomeno andare in pari visto che le risorse economiche sono sempre più scarse. Una soluzione potrebbe essere il circuito a pagamento oppure i parcheggi. Vedremo”.

Altro grande patrimonio sono le Terme, finora poco sfruttate.
“Il fatto che la prima seduta del nuovo Consiglio comunale, il prossimo martedì 15 luglio, si terrà proprio alle Terme è un segnale forte in questa direzione. Bisogna riattivarle e, pur rimanendo la proprietà alla Regione, affidarle ad un privato che sia disposto a ristrutturare e rilanciarle trasformandole in un’impresa del benessere e quindi realizzando guadagno. L’ideale sarebbe collegarle con il nostro ospedale per dare ulteriori servizi”.

Le Terme potrebbero ospitare anche un casinò, visto che Taormina non ha alcun diritto particolare in merito.
“Perché no? L’idea potrebbe essere buona viso che ormai le leggi consentono di agire in questo settore in totale sicurezza. Purtroppo non dipende da me ma potrebbe essere una bella cosa per ampliare l’offerta e attirare altri turisti nella nostra città”.

Alto snodo importante per lo sviluppo del turismo è la Perla Jonica.
“Spero proprio che lo sceicco riesca nell’acquisizione e la faccia ripartire magari aumentando i posti letto. E’ un’operazione privata ma la Città e il Comune ci guadagneranno. Ovviamente nessun cambio di destinazione d’uso da struttura alberghiera a residenziale. Mi ero già opposto come consigliere comunale, da sindaco sarò ancora più attento nei confronti di qualsiasi tentativo di speculazione”.

Enzo Bianco ha annunciato che Acireale farà parte dell’Area Metropolitana di Catania.
“Assolutamente no. Abbiamo già respinto questa possibilità. Stiamo lavorando alla reazione di un Consorzio non solo delle Aci. Ho incontrato il sindaco Eligio Giardina ed abbiamo discusso della possibile adesione di Taormina al costituendo libero consorzio. Nei prossimi giorni è prevista una riunione fra tutti i primi cittadini dei Comuni che hanno manifestato interesse verso il progetto che mira a convogliare diverse realtà dotate di proprie peculiarità in un libero consorzio, che abbia un valore politico, culturale e turistico importante nel panorama regionale”.

Si scrive Barbagallo e si legge D’Agostino, oppure il sindaco sarà solo e comunque Roberto Barbagallo?
“Non nascondo che sono nel gruppo di Nicola D’Agostino, che è anche mio amico, ma Roberto Barbagallo è se stesso e rivendico la mia autonomia. Si discute con tutti, con D’Agostino, con gli amici del gruppo, con Cambiamo Acireale, ma le decisioni finali, la responsabilità ultima è solo mia come vuole la legge e come hanno deciso gli acesi un mese fa”.

G.I.

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