Ma la Giustizia italiana è severa solo con Fabrizio Corona?

Fabrizio CoronaFabrizio Corona, figlio del giornalista catanese Vittorio Corona e nipote dell’altro giornalista Puccio Corona (entrambi prematuramente scomparsi: 59 anni il primo, 71 il secondo), dovrà scontare ancora 9 anni di reclusione (su 15 in totale) per ricatto, tentata estorsione, detenzione e spaccio di banconote false, ricettazione e detenzione di armi, bancarotta fraudolenta, frode fiscale. Una condanna durissima anche se parametrata al personaggio che sicuramente si pone molto al di fuori degli schemi e, come dimostrano le condanne, anche della legalità.

Ma se Corona merita 15 anni di carcere perché altri delitti “valgono” meno? Ad esempio, chi investe e uccide in stato di ubriachezza o sotto effetto di droghe se la cava, al massimo, con condanne sotto i tre anni. Nell’ordine: omicidio colposo dai 6 mesi ai 5 anni; omicidio premeditato e non premeditato minimo 21 anni; associazione a delinquere dai 3 ai 15 anni. Il falso il bilancio è addirittura depenalizzato. Quindi o la pena di Corona è eccessiva o le altre sono troppo blande. In ogni caso sulla vicenda è intervenuto in questi giorni Adriano Celentano che si è rivolto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Signor Presidente, a Lei che è nella condizione di aggiustare i passi di coloro che sbagliano, chiedo solo un po’ di pietà e di concedere la grazia a quel Ragazzo che “nel male ha agito bene”, come disse Gesù».

La domanda di grazia è stata infatti presentata già da diverso tempo ed è sostenuta da gente come Marco Travaglio, Antonella Clerici, Fiorello e Filippo Facci. Corona dovrà passare in carcere altri 9 anni, senza sconti per la liberazione anticipata (75 giorni a semestre per buona condotta), senza nessun percorso rieducativo e terapeutico, ma con almeno 5 anni in cella.

Tutto, in questa storia, appartiene alle grandi anomalie di questo Paese.

Vuoi lasciare un commento?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *